Brennero, sembra funzionare la collaborazione fra Italia e Austria

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brennero ministri interno Alfano e Sobotka con i due presidenti Platter e Kompatscher
Procede la collaborazione fra Italia e Austria sui flussi di migranti, se prosegue così non saranno necessarie misure straordinarie al confine del Brennero. Critiche di Calderoli

 

brennero ministri interno Alfano e Sobotka con i due presidenti Platter e KompatscherI ministri degli interni di Italia e Austria, Angelino Alfano e Wolfgang Sobotka, si sono incontrati al Brennero assieme ai presidenti della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, e del Land Tirolo, Günther Platter. Al centro del vertice la situazione relativa ai flussi dei migranti e la collaborazione tra i due paesi per quanto riguarda i controlli sui richiedenti asilo.

Durante l’incontro con i media è emerso che la cooperazione, a poche settimane dal primo colloquio fra i due Ministri a Roma, funziona in maniera egregia, tanto che le richieste di asilo in Tirolo risultano praticamente azzerate. Di conseguenza, se la situazione rimanesse quella attuale, non si ravvede la necessità di istituire misure straordinarie al confine del Brennero.

«Si tratta di un ottimo risultato per l’Euregio e per l’intera Unione Europea – ha sottolineato Kompatscher – nonché della dimostrazione che se gli Stati collaborano fra di loro si possono trovare le soluzioni, e il fenomeno migratorio può essere tenuto sotto controllo». Il Landeshauptmann ha rimarcato «il forte impegno messo in campo dal governo italiano per affrontare la situazione», e ha ribadito che «il ruolo di mediazione tra Italia e Austria svolto dall’Euregio ha contribuito al raggiungimento di risultati positivi. Il nostro obiettivo era quello di evitare ogni tipo di misura straordinaria al Brennero, e ci stiamo muovendo nella direzione sperata».

Il Ministro degli interni, Angelino Alfano, ha spiegato che «i controlli interni ai confini italiani sono stati rafforzati soprattutto sui treni internazionali, e hanno riguardato centinaia di persone». Alfano ha detto che i controlli intensificati in territorio italiano verso l’Austria «stanno portando buoni frutti. Per garantire questo servizio – ha aggiunto – sono stati inviati 50 poliziotti e 60 soldati, per un numero complessivo di 110 uomini». Alfano ha sottolineato l’importanza delle «misure di dissuazione» e ha elogiato il lavoro svolto dalla Questura e dal commissariato del governo di Bolzano. «L’Italia e l’Austria hanno un interscambio commerciale di 17 miliardi di euro all’anno e ogni sette secondi un Tir attraversa il confine italo-austriaco. Controlli di frontiera avrebbero perciò un impatto pesantissimo», ha detto Alfano, aggiungendo che «continueranno ad essere messe in atto misure di dissuasione: i migranti che si recano al Brennero per varcare il confine saranno ripartiti sul resto del territorio italiano nelle strutture dedicate all’accoglienza. Stiamo andando nella direzione di impedire ogni tipo di barriera, che rappresenterebbe un grave danno economico ma non solo».

Sobotka ha dato atto all’Italia di aver svolto in pieno i propri compiti, e ha aggiunto che «se si andrà avanti di questo passo un luogo simbolico come il Brennero rimarrà aperto al transito di merci e persone». Il capitano del Land Tirolo, Günther Platter, ha sottolineato «il grande impegno comune messo in campo anche da parte dell’Euregio per giungere a questa soluzione».

Critiche giungono dal senatore Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord: «siamo oltre il ridicolo. Il ministro Alfano esulta per il grande accordo appena raggiunto con l’Austria. L’Italia si impegna a pattugliare e rafforzare i controlli interni alla nostra frontiera e fare in modo di rimandare indietro gli immigrati irregolari che tentano di entrare in territorio austriaco e trattenerli qui in Italia, in cambio l’Austria blocca i lavori per la costruzione della barriera al confine. Davvero un bell’accordo: noi ci teniamo qui tutti gli immigrati e loro non ne prendono manco uno e risparmiano pure i lavori per la barriera». Per Calderoli «qui gli unici a dover esultare sono gli austriaci, mentre Alfano dovrebbe vergognarsi e dimettersi. A meno che quello di tenersi qui gli immigrati che vogliono andarsene altrove sia davvero un successo per il Governo Renzi, perché in questo modo si ingrassano le cooperative amiche del Pd con il business dell’accoglienza. Allora sì che l’esultanza di Alfano avrebbe un senso…». «L’unico vero impegno – conclude Calderoli – che un ministro degli Interni dovrebbe assumere verso i suoi cittadini è quello di presidiare le frontiere esterne e non far entrare i clandestini, respingendoli via mare e via terra, questa è l’unica cosa che dovrebbe fare Alfano».