Fondazione Dolomiti Unesco, cambio della guardia alla presidenza

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Il 13 maggio si chiude il mandato dell’assessore altoatesino Richard Theiner. È tempo di bilanci. La nuova presidenza al Friuli Venezia Giulia con Maria Grazia Santoro

 

Fondazione Dolomiti Unesco uscente Theiner con la nuova presidente Giulia Mariagrazia Santoro terza da sin. e i membri del Consiglio Federico Caner Veneto Mauro Gilmozzi Trentino Daniela Larese Filon Belluno e Claudio Pedrotti PordenoneCambio della guardia al vertice della Fondazione Dolomiti Unesco: lo Statuto della Fondazione prevede la presidenza a rotazione triennale in ordine alfabetico tra le province in cui ricade il territorio delle “Dolomiti patrimonio Unesco”. Nel 2013 la Provincia di Bolzano era subentrata a quella di Belluno. Ora Tocca al Friuli Venezia Giulia.

L’alternanza dà al presidente uscente, l’assessore all’ambiente della provincia di Bolzano, Richard Thiener, l’occasione di fare un bilancio del suo mandato. «Nell’ultimo triennio abbiamo lavorato intensamente e siamo pronti all’ispezione dell’Unesco prevista nell’autunno 2016». Sono state create tutte le premesse per rispettare le prescrizioni imposte al patrimonio naturale mondiale. Una di queste riguarda la strategia di gestione del sito orientata a un turismo nelle Dolomiti secondo modelli ecologicamente sostenibili e una mobilità meno impattante. «La strategia di gestione e turistica è stata elaborata attraverso un processo partecipativo unico nel suo genere ed è stata approvata nel dicembre 2015 dal Consiglio della Fondazione. È sicuramente la pietra miliare della presidenza altoatesina», aggiunge Theiner. 

La strategia si articola in quattro tematiche chiave, che comprendono obiettivi e misure concrete: il tema “Patrimonio” si occupa della tutela attiva delle particolarità del paesaggio e della geologia dell’area dolomitica. Il tema “Esperienza” vuole invece valorizzare una migliore gestione dei flussi dei visitatori e la promozione della mobilità sostenibile. Il tema “Comunità” punta invece a promuovere la consapevolezza della popolazione locale verso il bene mondiale Unesco, a rafforzare lo scambio culturale e a valorizzare i prodotti locali. Infine il tema-chiave “Sistema” riguarda il coordinamento e la messa in rete delle attività e della conseguente collaborazione tra le istituzioni e gli altri attori. Tra gli obiettivi strategici Theiner ricorda «il “NO” a nuove aree sciistiche nell’area patrimonio mondiale, la certificazione ambientale per le imprese turistiche, le misure per attuare una mobilità sostenibile nelle Dolomiti». La piattaforma digitale comune per i mezzi di trasporto pubblico è già una realtà, ricorda Theiner, «e di una soluzione affidabile per il traffico sui passi dolomitici si sta già discutendo. Tutti devono fare la loro parte»

Contenuti e obiettivi della strategia turistica e gestionale del patrimonio Dolomiti – suddiviso tra 5 province e 3 lingue – sono stati presentati da Theiner a marzo ai responsabili Unesco: a Roma (dove ha incontrato il segretario generale della Commissione italiana, Lucio Alberto Savoia, e il futuro vicesegretario, Giovanni Zanfarino) e a Parigi a Mechtild Rössler, direttrice di Ripartizione della sede centrale dell’Unesco. 

Dal 13 maggio la presidenza della Fondazione passa all’assessora regionale alle infrastrutture e al territorio del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro, che avrà come vicepresidente Mauro Gilmozzi, assessore alle infrastrutture e all’ambiente della provincia di Trento. «Nel passato – ribadisce Theiner – triennio la Fondazione si è data una strategia di gestione del sito patrimonio dell’umanità che permette di proseguire il lavoro con lungimiranza».