Diritto allo studio universitario, 71 milioni di euro all’anno investiti in Emilia-Romagna

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Studenti universitari fuori sede studenti
L’Assemblea legislativa approva il Piano regionale per il triennio 2016-2018. Benefici al 100% degli studenti idonei. Nell’anno 2014-2015 sostegno a 19.265 studenti

 

studentiOltre 20 milioni di euro le risorse proprie che la Regione conta di mettere a disposizione ogni anno nel triennio per il diritto allo studio, gestite dall’Azienda regionale Er.Go., che insieme alle risorse provenienti dal gettito della tassa regionale per il diritto allo studio universitario e dal Fondo integrativo nazionale portano l’investimento complessivo in Emilia-Romagna a circa 71 milioni di euro all’anno.

L’Assemblea legislativa ha espresso voto favorevole al Piano regionale degli interventi e dei servizi per il diritto allo studio per il triennio 2016-2018, presentato dalla Giunta regionale.

Il sistema universitario regionale si conferma caratterizzato da una forte attrattività, anche grazie ai servizi attivati in modo integrato sia dagli atenei che dalla Regione. In Emilia-Romagna, rispetto al totale degli studenti iscritti ai quattro atenei regionali e alle sedi decentrate di Piacenza dell’Università Cattolica e del Politecnico di Milano, il 67% provengono da province diverse dalla sede del corso, e il 42,2% da altre regioni.

Dall’anno accademico 2007/2008, l’Emilia-Romagna è sempre riuscita ad erogare un beneficio al 100% degli idonei. Nell’anno accademico 2014-2015 si è concesso un beneficio a 19.265 studenti, con un incremento di oltre il 4% di idonei rispetto all’anno precedente. Un risultato ottenuto grazie all’impegno finanziario regionale, alla politica di razionalizzazione delle spese attuata dall’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori e alla collaborazione con gli Atenei della regione. I posti letto attualmente disponibili sul territorio regionale sono 3.504, suddivisi in 45 residenze. Sono 76 i punti ristorativi attivi in regione, di cui 12 mense, che nel 2015 hanno erogato oltre 2 milioni di pasti.

Le principali novità del Piano triennale 2016-2018 consistono nell’adeguamento degli importi degli interventi economici. La borsa di studio per le diverse categorie di studenti In sede, fuori sede e pendolari potrà essere composta in quota in denaro e in quota in servizi gratuiti (abitativo e/o ristorativo). Potranno essere messe a punto esperienze diversificate, a seconda del contesto territoriale e in ragione della diversa consistenza dei servizi presenti. Inoltre viene prevista la possibilità di accesso alle borse di studio anche per gli studenti iscritti ai corsi di dottorato che non beneficiano di altre forme di sostegno.

Altra novità prevista dal Piano triennale, il maggior sostegno alla dimensione internazionale della formazione universitaria,  che da  un lato rappresenta un fattore di attrattività sul territorio regionale di giovani talenti e dall’altro costituisce una componente ormai essenziale della formazione universitaria affinché i giovani si presentino preparati nella competitività globale del mercato del lavoro. Per sostenere gli studenti iscritti ad un ateneo regionale che per conseguire la laurea debbano frequentare un ateneo internazionale il Piano mette in campo lo strumento della “borsa internazionale”, da definire nell’importo anche in base alla durata del soggiorno all’estero. Per gli studenti invece iscritti ad un ateneo internazionale che devono frequentare per un periodo un Ateneo della regione, si interverrà fornendo servizi abitativi e ristorativi, con tariffe da definire anche in collaborazione con gli atenei.

Una misura dedicata agli studenti borsisti degli ultimi anni di corso e dei neo laureati è l’orientamento al lavoro, realizzata in collaborazione coi servizi di “placement” delle Università e con quelli dell’Agenzia regionale per il Lavoro.