Domenica 8 maggio Bolzano torna al voto tra 17 liste e 13 candidati sindaci

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Dopo l’impasse della maggioranza di Spagnolli e il commissariamento, si profila sicuramente il ballottaggio e il probabile spettro dell’ingovernabilità causa il sistema elettorale puro

 

 

municipio bolzanoUltimi giorni di campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Bolzano sciolto anzitempo a causa delle frizioni e divisioni all’interno della coalizione di centro sinistra che avevano sostenuto la ricandidatura del sindaco uscente Luigi Spagnolli, poi costretto a gettare la spugna per l’impossibilità di costruire una maggioranza. 

Domenica 8 maggio i bolzanini dovranno eleggere il nuovo sindaco scegliendo tra ben 13 candidati e 17 liste, con la certezza che dal primo turno si andrà sicuramente al ballottaggio con tre possibili candidati, rispettivamente espressione del centro sinistra, della minoranza di lingua tedesca (questa volta la SVP non parte alleata del PD, ma non è detto che per il secondo turno non si riesca a trovare una qualche forma di collaborazione) e del centro destra.

quanto riguarda l’area del centrosinistra, con apposite primarie i bolzanini hanno scelto come candidato sindaco Luigi Caramaschi, settantenne ed ex general manager del comune che conosce bene la macchina amministrativa. La Svp a questa tornata ha abbandonato la posizione al di sopra delle parti e si presenta anch’essa con un candidato sindaco, l’avvocato Christoph Baur, un nome nuovo della politica preso dal mondo delle professioni. 

Particolarmente complesso è il panorama per quanto riguarda lo schieramento del centrodestra: come in gran parte del Paese, infatti, non è andato a buon fine il tentativo della commissaria di Forza Italia Elisabetta Gardini di presentare il centro destra con un candidato unitario e così non sono poche le sigle che hanno presentato i loro candidati e, ovviamente, anche i loro candidati sindaci. A far da sfondo alla vicenda una polemica al calor bianco con la deputata bolzanina Michaela Biancofiore, che aveva puntato su candidati diversi da quelli della Gardini. 

A detta di tutti gli osservatori, dunque, dalle elezioni di domenica non dovrebbe uscire il nome di un vincitore e quasi sicuramente si finirà al ballottaggio. Potrebbe essere il classico testa a testa centrodestra-centrosinistra, ma c’è chi ha anche fatto l’ipotesi che al ballottaggio possano arrivare il candidato del Pd e quello della SVP: si tratterebbe in questo caso di una contesa piuttosto singolare in una città dove i due partiti, finora, sono sempre stati alleati.