Il sodalizio regionale presenta un cartellone unico per qualità delle composizioni e dei compositori
Fra le molteplici forme organizzative assunte dalla presente vita musicale del Trentino Alto Aduge, quella del festival permette di approfondire in modo particolare un tema, un argomento, un genere. Tale processo di ricerca, riservato al mondo della musica sacra e scopo primario dell’Associazione Festival Musica Sacra di Bolzano e Trento, dopo 45 anni e ben lontano dal chiamarsi concluso o esaurito.
Al contrario, ogni nuova edizione rivela aspetti inattesi e inaspettati. Cosi sarà per il pubblico anche l’allestimento predisposto in questo 2016, ricco di sorprese sia dal punto di vista esecutivo, con la rilettura di pagine ben conosciute da parte di complessi originali, e la scoperta di partiture antiche o fresche d’inchiostro.
La collaborazione ormai consolidata con la regione del Tirolo permetterà sia il riascolto di una pagina fondamentale del repertorio sacro quale è lo Stabat Mater di Haydn (Trento, Bressanone, Innsbruck, 5, 6, 7 maggio) – con il Vokalensemble AllaBreve sostenuto dal Tiroler Kammerorchester InnStrumenti -, che la scoperta di un compositore settecentesco con radici sia a Trento che a Bolzano e Innsbruck, Vigilio Blasio Faitelli (1710- 1768) proposto dal Tiroler Barockinstrumentalisten; la concertazione attenta di due abili compagini trentine (il Coro Antares e l’Orchestra da Camera di Trento) fara invece succedere amabilmente una storica Messa di Franz Schubert con un fresco Cantate Domino di Elberdin. L’invito a un complesso internazionale di riconosciuta qualita artistica quest’anno e stato rivolto al Vokalquintett Beauty Farm che offrira a Chiusa e Trento (29, 30 maggio) un’occasione davvero rara per confrontarsi con un’antologia di Mottetti composti dal fiammingo Nicolas Gombert (1495-1560) presente nei preziosi Codici quattrocenteschi del Castello del Buonconsiglio di Trento.
Ampio e mirato e lo spazio riservato alla produzione contemporanea distribuito equamente fra autori locali e internazionali. Una produzione indirizzata a commentare profondi testi spirituali o a raccogliere su uno strumento la piu intima meditazione dell’autore: cosi si succederanno le musiche di A. Part (*1935), L. Donati (*1972), E. Whitacre (*1970), O. Gjeilo (*1978), Ē. Ešenvalds (*1977), R. Stroope (*1953), D. Oberholler (*1957), C. Galante (*1959), A. de Felice (*1965), A. Kofler (*1981). Doveroso e poi per il Festival l’omaggio ad alcuni compositori generosi, nel passato, verso l’Associazione; ci riferiamo al trentino Camillo Moser (1932-1985) e all’altotesino Gunther Andergassen (1930-2016) ai quali sono dedicati due interi programmi. Intensa sara come sempre la sezione riservata alla valorizzazione del patrimonio organario presente nella regione con la tradizionale Escursione organistica in Alto Adige (quest’anno riservata agli strumenti di Vilpiano, Andriano e Nalles) e l’inaugurazione dell’organo restaurato di Avio con la giovanissima Susanna Soffiantini.
Altrettanto vivace sara lo spazio dedicato alla coralità, del resto, sopra, più volte impegnata. In particolare si richiama l’esecuzione a Gries dello Jugendchor und Kammerchor der Kantorei L. Lechner e del Coro Parrocchiale Bolzano, il concerto nella chiesa del Suffragio a Trento dell’UT insieme vocale-consonante e la raffinata proposta di due Requiem di Pizzetti e Zandonai da parte del Coro Gianferrari di Trento.