A22, l’assemblea dei soci approva il bilancio 2015 e la nomina del nuovo consiglio di amministrazione

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A22 assemblea dei soci 2016 da sx De Beni Duiella Pardatscher
Via libera alla staffetta alla presidenza: i primi 18 mesi ad Andrea Girardi, poi a Luigi Olivieri. Dividendo a 21,50 euro ad azione

 

A22 assemblea dei soci 2016 da sx De Beni Duiella PardatscherL’Autostrada del Brennero inaugura quella che sarà la nuova era della società “in house” gestita interamente dagli enti pubblici che si affacciano lungo il suo percorso e con in tasca il rinnovo trentennale della concessione.

I soci di A22 hanno approvato il bilancio 2015 e nominato il nuovo consiglio di amministrazione che rimarrà in carica per il prossimo triennio. Al posto dell’uscente Paolo Duiella, alla presidenza è stato nominato l’avvocato Andrea Girardi, sostenuto fortissimamente dal presidente della provincia di Trento e presidente della regione Trentino Alto Adige Ugo Rossi. Una nomina che non è stata digerita facilmente dal Partito Democratico, partner di coalizione del Patt di Rossi e della Svp di Arno Kompatscher (presidente della provincia di Bolzano e vicepresidente della Regione), partito che non ha gradito il metodo usato da Rossi per la nomina (una decisione presa senza consultazione preventiva delle forze politiche di maggioranza nonostante la delicatezza della nomina) e che puntava alla presidenza dell’autostrada per un proprio uomo. Salomonica la soluzione individuata per porre rimedio ad una situazione che poteva avere pesanti ripercussioni sulla maggioranza di governo: una staffetta a metà mandato tra il candidato scelto da Rossi e quello supportato dal PD, l’avvocato ed ex deputato Luigi Olivieri.

L’assemblea dei soci ha anche ratificato le designazioni fatte dagli azionisti per il consiglio di amministrazione. Cinque le donne nel nuovo organismo (dopo la querelle dovuta al mancato rispetto delle “quote rosa”), composto da Andrea Girardi (presidente), Walter Pardatscher (riconfermato amministratore delegato, nomina che sarà ratificata nel primo consiglio di amministrazione), Angela Esposito, Maria-Anna Gasser Fink, Luigi Olivieri, Maria Chiara Pasquali, Paolo Rosatti, Thomas Ausserhofer, Fausto Sachetto, Carla De Beni, Mattia Palazzi, Giulio Santagata, Mauro Maia, Maria Luisa Tezza. 

L’Assemblea ha provveduto poi alla nomina del collegio sindacale. Oltre ai due membri di nomina ministeriale, vi faranno parte Cristina Odorizzi, Veronika Skocir e Alfonso Sonato. 

Approvato infine il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 (che chiude con un utile di esercizio di 76,4 milioni di euro, in linea con il risultato conseguito nel 2014) e decisa la corresponsione di un dividendo di euro 21,50 euro per ogni azione (frutto di una mediazione tra la proposta iniziale di 20 euro e la richiesta dei soci privati di 25 euro per azione) per ciascuna delle 1.534.500 azioni, ovvero complessivamente di 32.991.750 euro che saranno erogati ai vari soci. 

Il presidente uscente Duiella in apertura di seduta ha rivolto a tutti un saluto e un ringraziamento. Ha auspicato alla Società di raggiungere gli obiettivi che si è prefissata, primo tra essi il rinnovo della concessione, senza mai dimenticare che l’Autostrada è al servizio dei territori. A questo proposito, ha presentato ai Soci un libro intitolato “Autostrada del Brennero: storia, valori e progetti”. Un volume, appena ultimato, pensato e voluto dalla Società per fissare, in questa fase di riassetto, una visione d’insieme di questi suoi, impegnativi, sessant’anni di vita. 

Tronando al bilancio approvato, l’area relativa ai ricavi della gestione evidenzia un incremento pari a 4 milioni di euro; il valore totale dei ricavi conseguiti nel 2015 è stato pari a 318 milioni di euro. La variazione positiva è derivante principalmente dagli introiti da pedaggio, derivanti da un aumento del traffico; il pedaggio autostradale nel 2015 è rimasto invariato rispetto l’anno precedente. 

I costi della produzione sostenuti nel 2015 hanno subito una riduzione dell’1,7% raggiungendo il valore di 158,8 milioni di euro dovuto principalmente ad acquisti, servizi e costi del personale. Il risultato operativo lo scorso anno è stato pari a 89,8 milioni di Euro contro i 73,5 milioni di euro del 2014. 

L’amministratore delegato, Walter Pardatscher, ha sottolineato che «le scelte della Società in termini d’investimenti e di manutenzioni, seppur in un’ottica di contenimento dei costi, sono volte alla conservazione e in particolare al miglioramento delle strutture, con l’obiettivo di migliorare sempre più gli standard di sicurezza dell’autostrada». 

Per quanto riguarda i programmi d’investimento previsti nel piano economico e finanziario 2003-2045, nel corso del 2015, la società ha realizzato investimenti per circa 26 milioni di euro. All’attività di manutenzione, nel corso del 2015, la società ha destinato 52 milioni di euro. Per quanto riguarda la mobilità autostradale, lo scorso anno il traffico lungo l’A22 ha rafforzato la propria crescita, già rilevata nel 2014 dopo anni di dati negativi dovuti alla pesante crisi economica: nel 2015 si è registrato un incremento di veicoli/chilometro del 3,28%. Dato assolutamente rilevante per il 2015 è quello del tasso di incidentalità globale che ha raggiunto il valore di 18,99, nuovo minimo storico di Autostrada del Brennero. 

Entro l’anno corrente, il ministero delle infrastrutture e trasporti dovrà “staccare” la proroga definitiva della concessione per i prossimi trent’anni. Oltre a dovere riacquistare il 14,16% delle azioni posseduti dai soci privati per il passaggio alla gestione “in house” per un valore stimato attorno ai 150 milioni di euro (pagabili attingendo dalle riserve accantonate della stessa società), il nuovo corso di A22 si prepara a dovere pagare un canone di concessione di 50milioni di euro all’anno, oltre ad altri 568 milioni come valore della concessione. A questi vanno ad aggiungersi ai24,5 milioni di euro all’anno di accantonamenti per il finanziamento del potenziamento della ferrovia del Brennero, oltre ai 2 miliardi di euro di investimenti previsti per i prossimi trent’anni. Una situazione che andrà governata con polso fermo dal riconfermato amministratore delegato Pardatscher, che potrebbe riservare anche qualche “sorpresa” se, a seguito del passaggio in regime di società “in house” di Autobrennero e di Autovie Venete (posseduta maggioritariamente dalle regione Veneto e da Friuli Venezia Giulia), dovesse giungere dal ministero alle Infrastrutture la “chiamata” a farsi compartecipe di altri scenari, tra cui quello della creazione del polo autostradale del NordEst.A22 assemblea dei soci 2016 da sx Rossi Kompatscher