30 anni dalla nascita della rete Internet: Regione Friuli venezia Giulia e Cisco siglano accordo per accelerare lo sviluppo tecnologico

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Serracchiani e Santoni firmano un protocollo per avviare il modello ‘Digitaliani’ in regione

 

logo internet day FVGIl Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana in cui si sperimenta “Digitaliani”, il modello di accelerazione della trasformazione digitale proposto da Cisco al Paese. Lo fa con la stipula di un protocollo d’intesa nell’ambito delle celebrazioni dell’“Internet day FVG”, con l’obiettivo di accelerare il processo di sviluppo economico della regione. Cinque gli ambiti in cui la questa collaborazione, sancita in Area Science Park (a fare gli onori di casa il neo presidente del Consorzio, Sergio Paoletti)  dall’amministratore delegato di Cisco Italia, Agostino Santoni, e dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani: le competenze digitali, la business innovation, il Porto di Trieste, la sanità e l’industria 4.0. 

«Sono soddisfatta ed entusiasta per questa collaborazione – ha commentato la presidente Serracchiani – che è in grado di rispondere alle esigenze della Regione e di Cisco. La nostra è una Regione che crede fortemente nella digitalizzazione della pubblica amministrazione, delle imprese, delle scuole e dell’accelerazione nella crescita che tutto ciò può comportare. Abbiamo l’ambizione di diventare la Regione in Italia dove più si investe in termini di innovazione, di ricerca, di sviluppo tecnologico e di formazione del capitale umano. Ci sono tutte le condizioni per fare bene – ha concluso la presidente – anche grazie a questa collaborazione con Cisco». 

«La nostra aspirazione con questo accordo – ha chiarito Santoni – non è solo quella di connettere le cose o di creare infrastrutture tecnologiche: vogliamo accelerare le relazioni tra le persone. Il Friuli Venezia Giulia è la prima regione in cui sperimenteremo il modello “Digitaliani”, quel modello di accelerazione della trasformazione digitale che nel gennaio scorso abbiamo proposto al Paese. Di fatto, la collaborazione con la regione – ha aggiunto Santoni – trova terreno fertile in questo territorio grazie alla sua propensione all’innovazione , all’alto numero di laureati, all’eccellenza delle sue imprese. Il nostro progetto tende a connettere tutto questo, per migliorare la qualità di vita della regione e dei suoi cittadini».

Punto di partenza, saranno le competenze digitali, con azioni di formazione per docenti e studenti basate sul programma “Cisco networking academy”. L’obiettivo dichiarato è formare mille studenti in più ogni anno. Inoltre saranno messi a disposizione delle scuole laboratori per la realizzazione di attività di formazione. Spazio poi alla “business innovation” con attività per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e il trasferimento dell’innovazione alle imprese. C’è poi il tema dell’innovazione tecnologica del Porto di Trieste, con un cablaggio totale dell’area oltre a una ridefinizione della gestione del traffico navale, ferroviario e su gomma e alla sviluppo della sensoristica in ambito portuale. Attenzione anche alla sanità e all’industria 4.0, con azioni di formazione e ricerca per l’applicazione delle tecnologie digitali interconnesse. 

Simone Puksic, presidente di Insiel ha affermato che «Insiel, azienda di servizi digitali della Regione Friuli Venezia Giulia, ha avviato due anni fa un profondo percorso di trasformazione, da “software house” a “service provider”. In quest’ottica, l’obiettivo è essere regista, facilitatore e acceleratore di buone pratiche sul territorio. Questo importante accordo, firmato oggi dalla Regione e da Cisco, a cui Insiel ha contribuito in modo decisivo, segna il cambio di passo in questo senso. Una modalità nuova per veicolare innovazione, offrendo la possibilità a investitori esterni di conoscere la ricchezza di prospettive e di opportunità che il nostro Friuli Venezia Giulia può offrire, creando semplicemente sinergia e relazioni efficaci. Ringrazio personalmente Cisco e Agostino Santoni per la disponibilità dimostrata, la dedizione al lavoro, la voglia di far succedere le cose, che dimostrano la vicinanza di questa straordinaria azienda a questa nostra straordinaria regione».

Nel contesto nazionale, il Friuli Venezia Giulia si pone ai primi posti per accesso alla banda larga, utilizzo di Internet e servizi online forniti dalle Pubbliche amministrazioni. Si tratta di un risultato non irrilevante, dato che è la seconda regione più “vecchia” a livello italiano e ai primi posti anche a livello europeo per popolazione con più di 65 anni. L’età è infatti uno dei fattori maggiormente discriminanti, ad esempio nell’utilizzo di Internet. Anche in merito al rapporto tra imprese e tecnologie digitali il Friuli Venezia Giulia si pone ai primi posti a livello nazionale ed è terza, dopo Lombardia e Lazio, per specializzazione del sistema produttivo regionale, ovvero per rapporto tra imprese attive nei servizi ICT e totale delle imprese del terziario. In questa graduatoria, inoltre, ben due province regionali risultano tra le prime dieci in Italia: Trieste (quarta) e Udine (decima).

Il settore dei servizi ICT risulta particolarmente brillante dal punto di vista della creazione d’impresa, in quanto negli ultimi anni, a fronte della diminuzione generale delle aziende attive in regione (-7%), l’ICT presenta una sensibile crescita della base produttiva (+5,3% tra 2009 e 2015).MOU Friuli Venezia Giulia