A Monfalcone «Cerimonia della moneta» per Msc Seaside

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Coin cerimony msc Seaside Debora Serracchiani Gianni Onorato Pierfrancesco Vago 2
Un’altra tappa importante per la rivoluzionaria “nave che segue il sole” in costruzione negli impianti Fincantieri

 

Coin cerimony msc Seaside Debora Serracchiani Gianni Onorato Pierfrancesco Vago 2Lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) ha ospitato la “coin cerimony” per la costruzione della nuova “Seaside”, nave di Msc Crociere. All’evento hanno preso parte Gianni Onorato, amministratore delegato di Msc Crociere, e Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri e la presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. 

Si tratta della prima delle due navi di prossima generazione della compagnia privata italiana, che entrerà in servizio a dicembre 2017 con crociere nei Caraibi in partenza da Miami durante tutto l’anno, pilastro del piano industriale da 9 miliardi di euro che prevede la costruzione di 11 navi di prossima generazione, in servizio tra il 2017 e il 2026.

Lunga 323 metri e con una stazza lorda di 154.000 tonnellate, la nave potrà ospitare più di 5.200 crocieristi. Msc Seaside è la prima di due navi gemelle, la seconda delle quali entrerà in servizio nel 2018, con l’opzione per la costruzione di una terza nave con consegna entro il 2021. Tra gli elementi più rilevanti, tre passerelle con balaustra e pavimento in cristallo che daranno la sensazione ai croceristi di camminare sull’acqua. La passerella sul ponte più alto, lunga 30 metri, offrirà viste dall’alto mentre le altre due sul ponte 8, lunghe 40 metri, faranno parte della “promenade a 360 gradi” all’aperto, la più larga mai costruita su una nave. 

A partire da dicembre 2017, Msc Seaside offrirà itinerari che comprenderanno le Bahamas, il Messico, la Giamaica e Porto Rico, a complemento degli itinerari offerti dalle altre navi in quest’area geografica: Msc Divina con partenze da Miami, Msc Opera e Msc Armonia con partenze da l’Avana. Inoltre, farà scalo alla Riserva Marina Ocean Cay di Msc.

Con l’avvio delle commesse con Fincantieri, «l’impegno di spesa diretta di Msc Crociere in Italia aumenterà di più di 300 milioni di euro all’anno fino al 2018, sfiorando quindi i 2 miliardi». Il dato è stato reso noto da Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della Compagnia. «Si tratta di una nave tutta italiana – ha puntualizzato – e ciò mi rende profondamente orgoglioso perché con questo innovativo prototipo dal design unico e avveniristico non solo Msc Crociere ha ancora una volta l’opportunità di investire, generare economia e posti di lavoro in Italia, ma di fatto porterà in giro per il mondo Msc Seaside quale simbolo dell’eccellenza italiana. Il fatto che ognuna delle nostre 12 navi faccia il “dry dock” con Fincantieri rappresenta un passaggio chiave di questo rapporto che quindi si rinnova durante tutta la vita delle navi». 

Il progetto Seaside sta impegnando da circa un anno 2.000 persone, con punte di oltre 3.300 nei mesi di picco, per un totale che sarà di circa 20 milioni di ore di lavoro per le due navi finora confermate. La ricaduta economica complessiva generata in Italia da Msc è stata stimata in 4,6 miliardi di euro; in termini occupazionali rappresenta circa 29.000 unità di lavoro complessive, oltre ai circa 9.000 dipendenti diretti.

«MSC Seaside, la nave più grande mai costruita nei nostri cantieri, rafforzerà la nostra leadership come il più innovativo costruttore navale nel settore crocieristico – ha detto Giuseppe Bono -. Questo nuovo concept fornirà all’armatore soluzioni per una maggiore generazione di reddito, con più cabine rispetto a un progetto moderno comparabile, più spazi esterni sui ponti e un incremento nelle prestazioni, essendo significativamente più efficiente».

«Non nascondo che quest’anno assistiamo con una certa preoccupazione a quel che sta succedendo in Grecia, perché il discorso dei migranti sta avendo un impatto generale sul turismo greco, e questo comporterà destinazioni diverse per le crociere – ha detto Gianni Onorato -. Questo discorso vale anche per la Turchia. Quando ci si priva di certe destinazioni è tutto l’indotto limitrofo che ne subisce le conseguenze». Per quanto riguarda invece gli scali italiani, Onorato ha confermato che «Venezia resta importantissima per noi, ma quest’anno abbiamo una riduzione del numero degli scali per la diminuzione del numero di navi ammesse in Laguna. Operiamo invece su Ancona, Bari e Brindisi».Coin cerimony msc Seaside Debora Serracchiani Gianni Onorato Pierfrancesco Vago 4