Profughi al Brennero, vertice ad Innsbruck con vice cancelliere austriaco

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da sx Helmut Tomac dir polizia tirolese Gunter Platter Reinhold Mitterlehner Vicecancelliere austriaco Arno KompatscherDieFotografen
L’Euregio Tirolese prosegue la sua strategia politica per evitare la chiusura della frontiera

 

da sx Helmut Tomac dir polizia tirolese Gunter Platter Reinhold Mitterlehner Vicecancelliere austriaco Arno KompatscherDieFotografenLa gestione dei flussi di profughi tra Italia e Austria è stata al centro dell’incontro a Innsbruck tra il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Komaptscher, il capitano del Land Tirolo, Günther Platter, il vicecancelliere austriaco, Reinhold Mitterlehner e il direttore della polizia tirolese, Helmut Tomac. 

«Faremo tutto il possibile – ha annunciato Kompatscher – per evitare che si possano creare situazioni critiche al confine del Brennero, ma per giungere ad una reale e concreta soluzione è necessario l’impegno dell’Europa. Solo se tutti gli stati membri della UE si muoveranno nella stessa direzione, sia per quanto riguarda l’accoglienza e la distribuzione dei profughi, sia per quanto riguarda la creazione degli hotspot in Nord Africa, la questione potrà essere gestita e tenuta sotto controllo».

Dal canto suo, il vicecancelliere Reinhold Mitterlehner ha ricordato che le decisioni austriache in materia di controlli ai confini sono state prese «per motivi di urgenza e necessità». Ribadendo l’impegno del governo di Vienna per una soluzione europea, Mitterlehner ha poi aggiunto che «occorre fare in modo che non si creino rotte alternative a quella dei balcani, e dove esse già ci sono è fondamentale effettuare controlli più rigidi».

A tal proposito, e con particolare riferimento al Brennero, il direttore della polizia tirolese, Helmut Tomac, ha annunciato che «nel corso di questa settimana abbiamo ricevuto il via libera da parte del ministero degli Interni alla messa in opera delle misure necessarie a mettere in sicurezza i confini, sull’esempio di quanto già accaduto a Spielfeld. Dal punto di vista infrastrutturale saremo pronti entro la fine del mese di maggio, ma non è escluso che i controlli prendano il via già prima. Faremo il possibile – ha concluso Tomac – affinché vi sia la massima cooperazione con i colleghi italiani».

Durante l’incontro, il capitano del Land Tirolo Günther Platter ha ribadito che «la chiusura della rotta balcanica, e dunque l’attuale riduzione del numero dei richiedenti asilo in arrivo sul territorio austriaco, non deve farci abbassare la guardia. Questo momento di relativa calma deve essere utilizzato – ha aggiunto Platter – per lavorare assieme all’Italia in modo tale che anche la rotta del Mediterraneo venga tenuta sotto controllo e che i problemi al confine del Brennero vengano minimizzati».