Consorzio Asiago Dop, crescono produzione ed export

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Asiago Formaggio Forma spicchio
Approvato dai soci il bilancio 2015, il primo dopo l’introduzione del piano di regolamentazione dell’offerta

 

Asiago Formaggio Forma spicchioBilancio positivo, quello del 2015, votato dai soci del Consorzio di tutela Formaggio Asiago, che conferma l’importanza di poter programmare l’offerta in linea con la domanda del mercato e segna una leggera crescita (+1%) nella produzione. Allo stesso tempo, aumenta e si rafforza l’export, mai stato così performante, che tocca i massimi storici e raggiunge le 1.690 tonnellate di prodotto, il + 6,5% di vendite a volume rispetto al 2014 ed una crescita pari a +66% negli ultimi sei anni. 

Il 2015 è stata la prima annualità completa di applicazione del Piano di regolazione dell’offerta, introdotto nel marzo 2014, che punta a garantire un sempre maggiore equilibrio tra domanda e offerta e ad aumentare la qualità del prodotto individuando il livello ottimale di produzione. Nel 2015, sono state prodotte 1.377.327 forme di Asiago fresco (+1,6% rispetto all’anno precedente) e 265.041 di Asiago stagionato (-1,9% rispetto al 2014), per un totale di 1.642.368 forme, con un aumento dell’1% complessivo rispetto all’anno precedente. Un anno in linea con i livelli definiti nel piano di crescita programmata, che conferma l’importanza del piano di regolazione dell’offerta e ha aiutato a mantenere il prezzo del latte trasformato in Asiago DOP più elevato rispetto a quello della materia prima non trasformata. 

Ai buoni risultati di bilancio s’accompagna l’innalzamento della qualità del prodotto, come dimostrato dal miglioramento dei parametri medi registrati dalle analisi sensoriali, segnato anche dal crescente apprezzamento dell’Asiago DOP “Prodotto della Montagna”, categoria che il Consorzio di tutela ha introdotto, fin dal 2006, primo fra i consorzi italiani e prodotto, nel 2015, in 52.802 forme nelle due tipologie, Fresco e Stagionato. Positivi anche i riscontri in ambito internazionale, dove Asiago DOP vede l’export raggiungere il massimo storico, con l’aumento dei volumi del 6,5% e un + 5% a valore. Le 1.690 tonnellate vendute fuori dall’Italia, nel 2015, hanno avuto come principale mercato gli USA, aumentato di quasi il 13%, seguito da Svizzera e paesi europei come Germania, Austria, Belgio.