Banca del Renon assolta dall’accusa di avere creato con altre 13 casse Raiffeisen un cartello a danno della clientela

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Gli studi legali Macchi di Cellere Gangemi e Frei – Tarfusser – Lutterotti hanno assistito la Cassa Rurale Renon dall’accusa di aver posto in essere per oltre 7 anni un’intesa unica e complessa a danno delle famiglie, in particolare concordando con altre 13 casse Raiffeisen e la omonima Federazione il tasso minimo per i mutui ed altre condizioni commerciali.

A scatenare il procedimento era stata una segnalazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, effettuata nel dicembre 2013 da parte del Centro tutela consumatori utenti (Ctcu) di Bolzano, che, in occasione di un raffronto dei mutui praticati da Banca Popolare dell’Alto Adige, Cassa di Risparmio di Bolzano e alcune Casse Raiffeisen, aveva rilevato uniformità nella definizione dei prezzi: tutte le banche oggetto del sondaggio avevano, infatti, comunicato l’applicazione di un tasso d’interesse minimo del 3 per cento.

Il Ctcu aveva tratto la conclusione che tale tasso minimo potesse essere frutto di un accordo tra le banche e, di conseguenza, l’Antitrust aveva avviato nei confronti delle banche citate un’indagine, estesa a inizio 2015 anche alla Federazione cooperative, alla Cassa centrale ed a 14 Casse Raiffeisen. La sanzione indicata dall’Antitrust era pari a 26,3 milioni di euro.

Lo studio Macchi di Cellere Gangemi ha assistito la Banca del Renon nel procedimento con un team del dipartimento concorrenza formato da Simone Gambuto e Giordana Aquilea.

Lo Studio Legale Frei – Tarfusser – Lutterotti di Bolzano ha fornito assistenza con Lukas von Lutterotti.

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