Associazione Comuni di Confine: critiche al ministero degli Affari regionali

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assco presidente roberto campagna
Campagna: «la politica non risponde e spinge i Comuni di Confine ad emigrare da una regione all’altra»

 

assco presidente roberto campagnaL’associazione Comuni di Confine scende sul piede di guerra nei confronti del ministero degli Affari regionali, colpevole di innalzare il classico muro di gomma nei confronti dei comuni confinanti con le autonomie speciali.

Per il presidente di Assco e sindaco di Cordignano in Veneto e confinante con il Friuli Venezia Giulia, Roberto Campagna, «denunciamo la mancata risposta della politica a 62 comuni Veneti che, sulla scia del comune di Sappada, ne legittimerà la migrazione alle regioni e province autonome con cui confinano. Trattasi di 34 comuni confinanti con le province autonome di Trento e Bolzano (8 della provincia di Verona, 12 della provincia di Vicenza e 14 della provincia di Belluno), e 28 comuni confinanti con il Friuli Venezia Giulia  (7 della provincia di Venezia, 8 della provincia di Treviso e 13 della provincia di Belluno). Di fatto in Veneto ben 5 province su 7 confinano con territori a statuto speciale».

Quali sono i numeri del privilegio di cui godono le regioni a Statuto speciale a discapito del Veneto a statuto ordinario? «Da quanto si apprende dal rapporto riferito al 2014 della Ragioneria Generale dello Stato sulla ripartizione territoriale dei pagamenti del bilancio del ministero dell’Economia e delle Finanze – argomenta Campagna – la spesa finale pro capite, al netto degli interessi sui titoli di stato, a Bolzano arriva ad 8.864 euro, a Trento ad 7.638 euro, in Friuli Venezia Giulia  a 5.203 euro. In veneto a 2.741 euro contro una media nazionale di 3.612 euro».

«Questi numeri fanno arrabbiare, per non usare termini più coloriti – spiega Campagna -. Da anni noi di ASSCO ci battiamo affinché le esigenze e le difficoltà dei comuni di confine vengano messe all’ordine del giorno sui tavoli della politica, ma nessuno sembra preoccuparsene. Abbiamo scritto al ministero degli Affari regionali e al presidente Mattarella, interpellato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ma nessuno degna i comuni che rappresentiamo di attenzioni e risposte. Questo menefreghismo dimostra il fallimento della politica, e legittimerà i comuni a seguire la scia di Sappada».

Per il segretario nazionale di Assco Nicola Adriano «recentemente il senatore Piccoli ha presentato un disegno di legge per collaborare con la regione Friuli Venezia Giulia, così come attualmente già accade con le province autonome di Trento e Bolzano, al fine di concorrere al conseguimento di obiettivi di perequazione e solidarietà attraverso il finanziamento di progetti per la valorizzazione, lo sviluppo economico e sociale, l’integrazione e la coesione dei territori dei comuni appartenenti alle province venete. Assco sostiene l’iniziativa di Piccoli e confida che possa portare gli auspicati risultati sia in termini di attenzione che di intervento a favore dei comuni interessati».