In servizio sulla linea Conegliano-Belluno i nuovi convogli garantiscono un servizio migliore
«È un’emozione»: il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha confessato così quell’insieme di soddisfazione e curiosità, entrando nella luminosa e tecnologica cabina di pilotaggio del nuovo “Swing”, il moderno treno che per la prima volta ha effettuato il servizio di linea tra Conegliano e Belluno, salutando e celebrando non solo la messa in esercizio del nuovo mezzo, «ma anche di una nuova stagione per la mobilità veneta – ha sottolineato il governatore – e in particolare per questa zona, alla quale guardiamo con rinnovata attenzione e una forte volontà progettuale per farle recuperare quei ritardi accumulati in tanto, troppo tempo trascorso senza alcuna prospettiva concreta di cambiamento. Quella prospettiva che ora la Regione ha precisamente indicato e alla quale lavora con determinazione, come il risultato conseguito oggi dimostra».
Zaia e l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti non hanno voluto mancare stamane al viaggio inaugurale e sono saliti sul moderno convoglio diesel caratterizzato dalla livrea esterna di colore antracite e blu, con rifiniture di giallo e verde fluo.
Acquistato e obliterato il biglietto come due comuni viaggiatori, i due amministratori regionali sono saliti sullo “Swing” insieme a giornalisti, fotografi, operatori tv e personale di Trenitalia e della Polfer. Il treno è partito, come da orario, alle ore 9.41 dal binario “Giardino” della stazione coneglianese ed è arrivato con assoluta puntualità alle ore 10.47 nella stazione di Belluno. «Una puntualità – ha detto Zaia – che siamo impegnati ad assicurare non solo in questa giornata, ma anche quando le luci dei riflettori sul nuovo treno si saranno spente. I miglioramenti che stiamo gradatamente apportando al sistema della mobilità su ferro sono sotto gli occhi di tutti: rimane ancora molto da fare, ma possiamo dire di aver imboccato il binario giusto».
«È una scommessa che abbiamo fatto insieme a Trenitalia – ha aggiunto De Berti –, una scommessa da 170 milioni di euro complessivi di investimenti da realizzare nel Veneto sino al 2023, di cui gran parte destinati all’ammodernamento del materiale rotabile, compresi i 28 milioni per i sette “Swing”. A quello su cui abbiamo viaggiato oggi, infatti, se ne aggiungeranno altri cinque a giugno e l’ultimo entro la fine dell’anno».
I 28 collegamenti giornalieri sulla tratta Conegliano – Belluno saranno effettuati tutti con i nuovi treni quando entreranno in esercizio. Inoltre, l’avvento degli “Swing” permetterà di mettere in esercizio fra Belluno e Calalzo e fra Belluno e Treviso solo convogli “Minuetto” in sostituzione delle vecchie automotrici “Ale” che ancora oggi circolano.
Una bella giornata assolata ha reso ancor più piacevole il viaggio durato poco più di un’ora, tra panorami suggestivi come quello offerto dal lago di Santa Croce e dalle montagne finalmente innevate, ma anche tra passaggi a livello e gallerie, con soste alle quattro fermate intermedie di Sofratta, Vittorio Veneto, Stazione per l’Alpago, Ponte nelle Alpi – Polpet (ce n’è una quinta, quella di Santa Croce del Lago, non prevista per questa corsa).
Mentre il convoglio entrava nella stazione di Belluno, dagli altoparlanti un messaggio preregistrato augurava “buon viaggio verso il futuro”. «Ma per noi il futuro è già cominciato – ha annotato Zaia – anche se voglio considerare ogni traguardo raggiunto un punto di partenza. Rinnovamento e puntualità sono le parole d’ordine, ma ci siamo dati altri obiettivi, ambiziosi eppure fattibili: l’elettrificazione della ferrovia fino a Calalzo, che contiamo di realizzare nei prossimi tre anni e anticiperà la grande sfida del “Treno delle Dolomiti”: il collegamento Venezia – Cadore – Cortina – Val Pusteria non lo vogliamo solo noi, ma anche la Provincia di Bolzano e il Governo, e le risorse per un progetto come questo, credetemi, ci sono, basta impegnarsi a trovarle, bussando alla porta della Banca Europea per gli Investimenti, mettendo a frutto le opportunità offerte dai Fondi Europei e dagli ex Fondi Odi».
Il presidente ha quindi concluso con un accenno ai Mondiali di sci del 2021 a Cortina: «il grande evento per valorizzare tutte le Dolomiti – ha detto – un appuntamento per il quale chiedo al Governo la stessa determinazione che sta mettendo in campo per portare le Olimpiadi a Roma».