C’è anche un po’ di Alto Adige alla nuovo stazione ferroviaria disegnata da Santiago Calatrava a “Ground Zero”. Commessa da 15 milioni di euro per la cava in val Venosta
C’è anche un po’ di Alto Adige nella stazione ferroviaria progettata da Santiago Calatrava a “Ground Zero”. Il manufatto che sta per essere inaugurato è destinato a diventare uno dei monumenti iconici di New York. Il marmo delle pensiline, dei corridoi e della grande piazza viene, infatti, da Lasa, in val Venosta, famosa per la qualità delle sue pietre, specie del “Bianco” purissmo.
«I primi contatti per le forniture dei marmi al World Trade Center Transportation Hub – spiega Paul Graf della Laaser Marmorindustrie – risalgono al 2006. Il nostro partner a New York è Craig Markcrow. Abbiamo spedito via nave più di 130.000 pezzi di marmo, poco più di 1.500 metri cubi, per un peso complessivo che supera le 4.000 tonnellate. Si tratta di una commessa che oltrepassa i 15 milioni di euro di valore». I costi dell’intera struttura ammontano a circa 4 miliardi di dollari.
Grazie a undici linee di metropolitana e alla ferrovia Path verso il New Jersey, la stazione collegherà New York con Jfk e Newark e sarà utilizzata da 250.000 passeggeri al giorno. Nelle intenzioni dell’archistar Calatrava il disegno della stazione ricorda una colomba che spicca il volo dalle mani di un bambino. Il manufatto è dotato di un “oculo” attraverso il quale a settembre, nel periodo dell’anniversario della tragedia avvenuta l’11 del mese, entrano direttamente i raggi di sole.
L’architetto sta disegnando anche la chiesa greco-ortodossa di San Nicola che troverà spazio sempre a “Ground Zero”. «Somiglierà a Santa Sofia e sarà l’unico edificio religioso della zona», ha spiegato Calatrava. Oltre al marmo venostano c’è un’altra “materia prima” che arriva dall’Italia, l’acciaio prodotto dalla Cimolai Spa di Pordenone.
La cava più sfruttata della Venosta, oggi gestita da Lasa marmo, azienda con 80 dipendenti, è la cava Acqua Bianca a 1.600 metri sul livello del mare, dietro l’abitato Tarnello. Oltre a questa, ci sono altre tre cave che la Lechner Marmor spa ha annunciato di voler ripristinare nei prossimi anni. Il giacimento del massiccio Jenn viene attualmente stimato in 30 milioni di metri cubi ed è dunque uno dei giacimenti di marmo più ricchi del mondo.
Il marmo di Lasa è uno dei più pregiati al mondo e viene definito non a caso “oro bianco” della val Venosta. E’ apprezzato perché appare come molto omogeneo, ha un colore bianco traslucido e ha un’alta resistenza agli agenti atmosferici e all’inquinamento. Sempre a New York è stato utilizzato per i locali dello stilista Michael Kors in Madison Avenue o per il lussuoso grattacielo 250 West 55th Street Project. Con il marmo di Lasa sono stati realizzati, fra gli altri, il monumento della Regina Vittoria a Buckingham Palace, il monumento di Heinrich Heine a New York, la fontana della Pallade Atena davanti all’edificio del Parlamento di Vienna, 90.000 croci in marmo bianco per le tombe dei soldati statunitensi caduti durante la seconda guerra mondiale.