Il servizio sempre più difficoltoso a causa del pregresso e della scarsità di operatori. Zaia: «ne ho già parlato con il ministro Orlando»
Calano i ricorsi al Tar del Veneto, effetto dei postumi della crisi ma anche dei costi crescenti di giustizia, resta alto il pregresso soprattutto per quanto riguarda le controversie in edilizia ed urbanistica che a chiusura 2015 sono ben 3.493. Il dato è emerso nel corso dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tar del Veneto, aperto dal presidente Maurizio Nicolosi.
Pesano, per l’accumulo di richiesta di giustizia, i vuoti nell’organico, che se nel dato totale mostrano una sorta di “voragine” nell’attività del Tar hanno portato comunque l’anno scorso, a fronte di 427 nuovi ricorsi, ben 503 definizioni, con uno smaltimento di una parte del pregresso, proprio sul fronte dell’edilizia ed urbanistica. Nicolosi ha rilevato che il Tar veneto ha fatto delle udienze speciali per abbattere i ricorsi sugli appalti. Se l’arretrato era di 429 ricorsi, nel 2015 ne sono stati iscritti 147 di nuovi, con la definizione di 280 casi. Un percorso che sarà confermato anche per il 2016, ha spiegato il presidente, «grazie anche al progressivo passaggio al processo telematico per il quale il Tar del Veneto si sta progressivamente attrezzando».
Il Tribunale amministrativo del Veneto (Tar) ha un organico di circa 30 dipendenti e 19 magistrati, con un deficit del 18% sulla pianta organica prevista. Nicolosi ha ricordato che è scaduto a fine anno l’affitto dell’attuale sede sul Canal Grande, e per questo si sta cercando un nuovo spazio per gli uffici. La “ricerca” ha detto Nicolosi sarà fatta nell’ottica della riduzione della spesa prendendo in affitto uffici e aree da adibire ad aula nel massimo risparmio ed efficienza considerato anche il fatto che il progressivo passaggio da cartaceo a telematico porterà a guadagnare spazi.
«La richiesta pressante di un rafforzamento degli organici è legittima e da me completamente condivisa. Il Tar del Veneto ha saputo fare riduzione della spesa al suo interno, cosa meritevole che non è accaduta in altre parti d’Italia, ma ora ha bisogno di nuovi magistrati così come gli altri Tribunali del Veneto» ha detto il Governatore del Veneto Luca Zaia all’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tribunale amministrativo per il Veneto. «Ne ho parlato con il Ministro Orlando, al quale ho anche detto che il Tribunale di Bassano nel vicentino – ha sottolineato Zaia – va riaperto, perché lo consideriamo l’ottavo tribunale del Veneto».
Secondo Zaia «la collaborazione tra Tar e Regione è ottima, anche se diamo molto lavoro con 958 pratiche pendenti e 316 nuove, l’80% delle quali, peraltro, finisce per darci ragione». Alla necessità dell’aumento degli organici, Zaia ha unito un altro aspetto che ha definito «rilevante per evitare un’inutile sovraccarico di pratiche che intasano gli uffici e allungano inevitabilmente i tempi di risposta. Mi riferisco – ha detto il Governatore – al sempre maggior numero di azioni che vengono avviate per motivi strumentali rispetto agli interessi del ricorrente, molte delle quali appaiono temerarie nel senso giuridico del termine». Quanto ai costi sempre più alti della giustizia amministrativa, Zaia ha detto che «è necessario che il legislatore corra ai ripari e introduca una regolamentazione più severa e il rimborso delle spese sostenute a fronte di tali azioni, perché alla fine chi paga è sempre il contribuente, quindi il cittadino, comprese le migliaia e migliaia di imprese per le quali una giustizia amministrativa celere è irrinunciabile».