Le regioni boschive italiane sottoscrivono l’Accordo interregionale sul prelievo legnoso

0
363
bosco colori autunno
Enti locali e filiera legno in ambito di “Progetto fuoco” a Verona danno il via alla valorizzazione del legno “Made in Italy”

 

bosco colori autunnoSalvare le foreste dall’abbandono facendo ricorso ad una gestione moderna e sostenibile, affidando il compito anche a imprese private operanti nella filiera foresta-legno. E parallelamente favorire un maggior utilizzo del materiale proveniente da boschi autoctoni e promuovere il “Made in Italy” dei prodotti a base legno di origine nazionale.

Sono questi alcuni degli elementi che caratterizzano l’Accordo interregionale sul prelievo legnoso in ambito boschivo e sulla filiera legno, firmato in Fiera a Verona nell’ambito di “Progetto fuoco” dagli assessori alle foreste del Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Veneto e delle province autonome di Trento e Bolzano, da numerosi altri partner economici della filiera, tra cui il vice presidente nazionale di Federlegno Paolo Fantoni.

Il documento, siglato nell’ambito della manifestazione “Progetto fuoco” e del convegno “Politica forestale e professionalità del mondo imprenditoriale. Come dare valore al Bosco Italiano”, costituisce un atto di indirizzo politico e programmatico per il comparto  della filiera foresta-legno. Il suo intento è quello di dettare, per i prossimi anni, l’agenda in tema di gestione del patrimonio boschivo e della economia sostenibile. 

Ad aprire la strada all’accordo territoriale sono state inizialmente le regioni Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto, le quali avevano sottoscritto tempo addietro a Venezia un’intesa per la valorizzazione della produzione pioppicola. Da qui l’allargamento ad una serie di altri territori che hanno chiesto di poter aderire all’iniziativa.

«Il comparto forestale – spiega l’assessore alle politiche agricole del Friuli Venezia Giulia Shaurli – è un settore d’interesse strategico; c’è infatti un ricco tessuto nazionale di imprese nel campo delle costruzioni, del manifatturiero e in quello energetico, che si approvvigiona di legno e che vuole disporre in modo maggiore anche di materia prima locale, secondo principi di sostenibilità ambientale riconosciuti dai protocolli internazionali. L’accordo di oggi favorisce questo metodo operativo e rappresenta anche la prima forma di attuazione a livello territoriale del piano nazionale finalizzato alla promozione del “Made in Italy” di prodotti a base legno di origine nazionale. L’atto è poi in linea con la strategia nazionale del Programma Quadro per il Settore Forestale e con le Misure Forestali per lo Sviluppo Rurale, elementi tra l’altro già presenti nel PSR del Friuli Venezia Giulia. La sottoscrizione dell’accordo – conclude l’assessore Shaurli – è infine motivo di soddisfazione per il Friuli Venezia Giulia poiché nella nostra Regione la certificazione legnosa presenta dati di assoluto rilievo. Nel nostro territorio l’imprenditorialità che opera nella filiera foresta-legno ha ancora margini di crescita, potendo così contribuire ad un rilancio socioeconomico per la nostra montagna».