Donazzan: «lo colloco nella sala trattative per le crisi aziendali, è simbolo di speranza»
Quattro crocifissi lignei sono stati donati dall’Istituto superiore di Scienze religiose “Santa Maria di Monte Berico” di Vicenza all’assessore regionale al lavoro e alla formazione Elena Donazzan.
«Ringrazio il rettore dell’istituto, padre Gino Alberto Faccioli, per questo gesto di sensibilità, sollecitato per certi versi anche da parte mia – ha dichiarato Donazzan –. Collocherò i quattro simboli nelle sedi delle direzioni Lavoro, Istruzione e Formazione della Regione Veneto e nelle sala dedicata alle trattative aziendali, nel palazzo Grandi Stazioni. Quella sala è un luogo dove si vivono preoccupazioni, ansie e sofferenze per il posto di lavoro e dove si cercano speranze. Pochi mesi fa – ha ricordato l’assessore – nel corso di una complessa trattativa con un azienda cinese, ho personalmente sperimentato la difficoltà di condividere con culture diverse quei diritti acquisiti e quelle tradizioni, come il riposo festivo, che fanno parte della nostra identità e della nostra cultura. La presenza del crocifisso in quella sala servirà a dare speranza, ma anche a ricordare a tutti quali sono i valori sui quali si fonda la nostra organizzazione sociale».
Gli altri tre crocifissi troveranno collocazione negli uffici delle tre direzioni dell’assessorato di Elena Donazzan. «Negli anni scorsi il Veneto è stato teatro della prima contestazione sulla presenza del crocifisso nelle scuole – ricorda Donazzan – quando una coppia di genitori di Abano fece ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo per far rimuovere il simbolo religioso dall’aula frequentata dal figlio. I giudici di Strasburgo hanno invece riconosciuto che il crocifisso è simbolo fondante della nostra civiltà, emblema dell’identità culturale del nostro paese e dell’Occidente. I simboli sono parte integrante della nostra laicità, del nostro essere popolo: li possiamo declinare, ma non ignorare. Li esporrò quindi con grande rispetto e fiducia nei nostri uffici, là dove si incrociano quotidianamente esigenze, aspettative, progetti e programmi delle istituzioni educative e formative del Veneto».