A Trieste la riunione del Comitato congiunto sul tema “Politiche sociali e sanità”
La collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia può portare al miglioramento dei servizi sanitari, sociali e assistenziali. Sotto questo auspicio si è riunito nel palazzo della Regione a Trieste, il gruppo di lavoro “Politiche sociali e Sanità” del Comitato congiunto Friuli Venezia Giulia-Slovenia.
«Vogliamo affrontare in modo operativo una serie di argomenti che per noi sono di grande importanza e credo lo siano anche per la Repubblica di Slovenia», ha detto l’assessore regionale alla salute, Maria Sandra Telesca. Nell’elencare i temi principali, Telesca ha sottolineato come oltre alle forme di collaborazione già avviate, ad esempio il Punto nascita transfrontaliero, ci sia l’opportunità di allargare il campo delle azioni comuni. In particolare, ha ricordato Telesca, la Regione e la Slovenia stanno entrambe dedicando una specifica attenzione agli esposti all’amianto. Inoltre, ha aggiunto, si potrebbe agire assieme contro il crescente commercio illegale degli animali che mina anche la salute delle persone, i diritti dei consumatori e la protezione del mercato.
Se rispetto a quest’ultimo aspetto la delegazione slovena, composta da tecnici dei ministeri della salute e del lavoro e dai vertici dell’Istituto sanitario-previdenziale, ha rimandato il confronto ad un approfondimento che coinvolga il ministero dell’Agricoltura, su tutti i diversi temi è emersa la volontà di collaborare tramite l’elaborazione congiunta di progetti comunitari, la condivisione di servizi e lo scambio di esperienze.
La Slovenia, ad esempio, ha mostrato un particolare interesse per il processo di deospedalizzazione e di rafforzamento della sanità territoriale messo in atto dal Friuli Venezia Giulia. Un altro tema sul quale la Sanità slovena potrebbe prendere spunto dalla nostra Regione è la rete informatica unificata: in Slovenia, infatti, le aziende che operano nel campo socio-sanitario utilizzano sistemi informatici diversi, a scapito della fluidità nei passaggi di informazioni tra istituti.
Dal confronto è in ogni caso emerso come il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia abbiano numerosi punti in comune. Con i suoi due milioni di abitanti, l’ex Repubblica iugoslava ha una spesa sanitaria di quasi 3,5 miliardi di euro (8% del Pil), che è in proporzione un dato paragonabile con la nostra regione. Negli anni, però, appare inevitabile un aumento di spesa, in quanto il problema più acuto è rappresentato dall’invecchiamento della popolazione. Secondo le stime, in Friuli Venezia Giulia nel 2030 la popolazione ultrasessantacinquenne raggiungerà quasi il 29% del totale e le proiezioni slovene non sono molto diverse. Il Friuli e la Slovenia intendono avviare quanto prima una riflessione comune in merito all’innalzamento dell’età media.