L’operetta di Florimond Ronger detto Hervé in scena dal 7 al 13 febbraio 2016 nel nuovo allestimento proposto dal Centre de musique romantique française di Palazzetto Bru Zane
Les Chevaliers de la Table ronde (I cavalieri della tavola rotonda) del compositore d’operetta Florimond Ronger detto Hervé sarà in scena in prima rappresentazione italiana al Teatro Malibran il 7 febbraio (ore 19.00, turno A; repliche martedì 9 febbraio, ore 19.00, turno D; giovedì 11 febbraio, ore 19.00, turno E; venerdì 12 febbraio, ore 19.00, fuori abbonamento; sabato 13 febbraio, ore 15.30, turno C), quarto titolo della stagione lirica e di balletto della Fondazione Teatro La Fenice ed evento clou tra le manifestazioni dedicate al carnevale veneziano.
L’opéra-bouffe, andata in scena per la prima volta nel 1866 al Théâtre des Bouffes-Parisiens e considerata il primo dei quattro capolavori dell’autore, sarà proposta in una trascrizione per tredici cantanti e dodici strumentisti curata da Thibault Perrine e in un nuovo allestimento del Centre de musique romantique française di Palazzetto Bru Zane con la direzione musicale di Christophe Grapperon, regia, scene e costumi a Pierre-André Weitz, e come interpreti i cantanti e gli strumentisti della compagnia Les Brigands.
Ironia e sapidità sono gli ingredienti che rendono Les Chevaliers de la Table ronde uno dei capolavori nel genere. Ad essere “presi di mira” sono gli eroi del ciclo bretone, cavalieri e gentildonne dei più celebri poemi cavallereschi che diventano qui damerini cialtroni e dame rapaci, protagonisti di situazioni esilaranti e cariche di divertimento.
Nel cast, composto dagli interpreti della compagnia Les Brigands, figurano Damien Bigourdan, Rodomont; Antoine Philippot, Sacripant; Arnaud Marzorati, Merlin; Mathias Vidal, Médor; Ingrid Perruche, Totoche; Lara Neumann, Angélique; Chantal Santon-Jeffery, Mélusine; Clémentine Bourgoin, Fleur-de-Neige; Rémy Mathieu, Roland; David Ghilardi, Amadis des Gaules; Théophile Alexandre, Lancelot du Lac; Jérémie Delvert, Renaud de Montauban; Pierre Lebon, Ogier le Danois.
«Nel 1866, al momento della loro creazione – spiegano il regista Pierre-André Weitz e la sua assistente Victoria Duhamel –, Les Chevaliers de la Table ronde furono accolti con indifferenza dal pubblico. Hervé donò alla sua opera una seconda vita nel 1872, con una versione arricchita da nuove arie e dotata di un libretto più esplicativo, in cui l’atto terzo, in particolare, perde il suo irresistibile tocco di follia. Conformemente alle regole del genere dell’opéra-bouffe, in cui riscrittura e adattamento sono tappe abituali del percorso di un’opera, abbiamo preso la decisione di presentare la “nostra” versione degli Chevaliers. Abbiamo seguito la trama dell’edizione del 1866, integrandola con alcune delle gustose aggiunte musicali del 1872».
Il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française ha la vocazione di promuovere la riscoperta e la diffusione internazionale del patrimonio musicale francese del grande Ottocento. Il centro, che è stato inaugurato nel 2009 e ha sede a Venezia in un palazzo del 1695 appositamente restaurato per ospitarlo, è una realizzazione della Fondation Bru. Esso si è assunto l’impegno di studiare e proporre all’ascolto un intero settore della produzione musicale francese, dalla più intima alla più popolare, offrendo così su questo repertorio uno sguardo nuovo, che va oltre le norme estetiche sancite agli inizi del Novecento. Al Palazzetto Bru Zane è stato assegnato nel 2014 il Premio Abbiati per i concerti prodotti a Venezia, in Italia e all’estero.
Les Chevaliers de la Table ronde è una produzione Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française (produzione delegata) e Compagnie Les Brigands (produzione esecutiva), in coproduzione con Opéra de Reims, Centre des bords de Marne, scène publique conventionnée du Perreux-sur-Marne, La Coursive – Scène nationale La Rochelle, con il sostegno di Arcadi Île-de-France, SPEDIDAM, ADAMI, in collaborazione con Angers Nantes Opéra. La Compagnie Les Brigands riceve il sostegno della DRAC Île-de-France.
L’opera sarà proposta in lingua originale con sopratitoli in italiano e in francese.