Sottoscritto l’accordo per la gestione dell’impianto che tratterà i rifiuti di Parma e ReggioEmilia
Sottoscritto l’accordo tra Regione Emilia-Romagna e Iren che fissa in 132.500 tonnellate annue la quantità di rifiuti da smaltire nel termovalorizzatore di Parma, ben lontani dalle 195.000 tonnellate richieste inizialmente da Iren. Lo hanno siglato l’assessore regionale alle politiche ambientali, Paola Gazzolo e l’amministratore delegato di Iren Ambiente, Roberto Paterlini.
In base all’intesa, Iren autolimiterà la quantità di rifiuti destinati al termovalorizzatore di Ugozzolo a 132.500 tonnellate, 125.000 delle quali rifiuti urbani di Parma e Reggio Emilia e 7.500 di rifiuti speciali (fanghi e ospedalieri di Parma), come previsto dal Piano regionale dei rifiuti. Iren Ambiente è titolare dell’inceneritore di Ugozzolo, il “Polo Ambientale Integrato” di Parma (PAIP), per il quale è in corso il procedimento per la qualifica di impianto di recupero energetico R1, che prevede il superamento di vincoli permettendo di “importare” rifiuti fuori dal bacino di riferimento.
«L’atto conferma gli indirizzi della delibera di Giunta regionale dell’agosto dello scorso anno relativa a tutto il territorio regionale e li traduce per le esigenze dell’area vasta emiliana – sottolinea Gazzolo nell’esprimere soddisfazione per l’intesa -. Si tratta di un accordo che riveste particolare importanza per le risposte che dà al territorio, in coerenza con gli obiettivi che come Giunta ci siamo dati con il Piano regionale dei rifiuti e con la legge sull’economia circolare. Vogliamo assicurare un’elevata protezione dell’ambiente in un’ottica di riduzione della produzione dei rifiuti attraverso l’aumento progressivo del riciclo, del riuso e del contrasto allo spreco, garantendo nel contempo l’autosufficienza del nostro territorio regionale in materia di rifiuti».
L’accordo prende atto degli indirizzi assunti sia dalla provincia di Reggio Emilia sia della Regione per la discarica di Poiatica a Carpineti (Reggio Emilia), che non è più contemplata fra le discariche del Piano regionale. In base all’intesa, sarà avviato uno studio di fattibilità tecnica ed economica per un progetto di riqualificazione ambientale del sito, anche attraverso competenze di livello universitario.