Bilancio del primo anno di governo della Giunta Bonaccini

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emilia romagna presidente stefano bonaccini
Per il 2016 obiettivo di fare bandi Ue per un miliardo di euro e reddito solidarietà 

 

emilia romagna presidente stefano bonacciniLotta alla disoccupazione e infrastrutture. Sono due fra le principali priorità che Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna ha fissato per il 2016, dopo aver tracciato un bilancio del primo anno di governo regionale. L’altro obiettivo dell’anno in corso è quello di mettere a bando il primo miliardo dei 2,5 messi a disposizione dall’Unione Europea con i bandi. Ed arrivare all’approvazione del reddito di solidarietà.

«Nel primo anno di governo – ha detto Bonaccini – abbiamo fatto quello che avevamo promesso, a cominciare dal patto per il lavoro. La disoccupazione è scesa all’8% ed abbiamo l’obiettivo di dimezzare questo dato entro il 2020, scendendo di un punto già quest’anno. Ma il 2016 dovrà essere anche l’anno nel quale si aprono i cantieri per l’ammodernamento di scuole e di ospedali, interventi che assicureranno anche posti di lavoro. E nel quale si dovranno sciogliere i nodi infrastrutturali, primo fra tutti quello di Bologna, ma anche quelli della Cispadana e della Campogalliano-Sassuolo». 

Il 2016, ha annunciato Bonaccini, dovrà essere anche l’anno nel quale molti provvedimenti legislativi dovranno essere approvati dal Consiglio: il testo unico sulla legalità che, fra le altre cose, eliminerà gli appalti al massimo ribasso nella pubblica amministrazione, la legge sul turismo, che si accompagnerà a bandi che metteranno a disposizione fondi per i comuni della costa, quella sullo sport e sulla memoria del Novecento. Ci sarà poi la legge sul reddito di solidarietà. «Spero – ha detto Bonaccini – che sarà approvata entro luglio. Stiamo cominciando a discuterne adesso, vogliamo che sia scritta con il massimo della condivisione possibile, per mettere a disposizione risorse importanti». 

Altro capitolo dell’agenda della Giunta regionale sarà la ricostruzione post sisma che ancora va a rilento. Nell’ambito della riorganizzazione della macchina regionale sarà costituita un’agenzia interna che si occuperà della ricostruzione, con l’obiettivo di velocizzarla. Uno strumento che non cambierà niente nelle pratiche di autorizzazione ed erogazione dei fondi. Uno degli obiettivi del 2016 è restringere il cratere, dichiarando conclusa la ricostruzione nelle zone meno colpite. 

Il 2016 potrebbe essere anche l’anno (se il Parlamento approverà definitivamente la riforma costituzionale e il referendum la confermerà) nel quale ci saranno anche cambiamenti istituzionali e di funzioni per la regione, sia per le modifiche al titolo quinto, sia per l’abolizione delle province. «Siamo attrezzati – ha detto Bonaccini – per fare la sperimentazione con le aree vaste. Ma vogliamo anche procedere con decisione alla fusione dei piccoli comuni: nel 2016 ne andranno a referendum 18 con l’obiettivo di formarne sette. Ed altri cinquanta hanno chiesto uno studio di fattibilità. La regione continuerà ad accompagnare con convinzione questo processo».