Trazione tipicamente trentina dove piccoli gruppi di giovani accompagnati da un adulto vanno di casa in casa per annunciare un Natale di speranza
Anche quest’anno, nel Duomo di Trento si è rinnovata la tradizione del conferimento del “mandato” ai “Cantori della Stella”, circa duecento giovani, ragazzi di ambo i sessi, appartenenti a gruppi di catechesi, dell’oratorio, degli scout o di altre realtà vicine alle comunità parrocchiali, che durante le vacanze natalizie si trasformeranno in magi e pastori, girando di casa in casa in piccoli gruppi accompagnati da un adulto per annunciare il Natale alle famiglie.
Il “mandato” è stato affidato in cattedrale dall’arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan in una cornice molto colorata, con i ragazzi che indossano i loro costumi di magi, pastori o portatori della stella, realizzati con l’aiuto di genitori e animatori, recando con sé i loro segni caratteristici della loro missione: le corone, le stelle, i bastoni dei pastori.
Alle persone che li accoglieranno nelle case tra la fine d’anno e l’Epifania, i ragazzi offriranno canti, poesie, messaggi di pace e un piccolo segno natalizio. Nelle loro soste saranno anche raccolte offerte per la Giornata dell’Infanzia Missionaria in calendario il 6 gennaio, solennità dell’Epifania. Una scelta non casuale: “I Cantori della Stella” sono infatti un’iniziativa curata dal Centro Missionario e dall’Ufficio Catechistico diocesani di Trento. «Soprattutto in quest’anno giubilare, sarebbe bello – spiegano gli organizzatori – che l’annuncio natalizio di speranza fosse portato prima di tutto nelle famiglie dove ci sono anziani e ammalati, per condividere la gioia della nascita del Salvatore con chi è nella sofferenza. Inoltre saranno da privilegiare, là dove sono presenti, le famiglie straniere, perché si sentano partecipi della stessa gioia e speranza per la nascita del Salvatore condivise da tutta la comunità».