“Garanzia Giovani”: in Veneto 27.000 iscritti dei quali il 74% tuttora occupati

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Donazzan: «in regione creati veri posti di lavoro»

 

garanziagiovani grafica2015Oltre 35.000 patti di servizio stipulati su un totale di 38.000 adesioni effettive, con 27.105 iscritti che hanno avuto almeno un’occasione di lavoro dopo l’adesione, il 74% dei quali risulta tuttora occupato: questi, in sintesi, i dati aggiornati al 30 novembre 2015 del programma “Garanzia Giovani” in Veneto, secondo il report di monitoraggio mensile elaborato da Regione del Veneto e Veneto Lavoro. 

L’iniziativa conferma la capacità di creare lavoro “stabile”, considerato che un terzo dei giovani occupati ha un’anzianità di lavoro superiore ai 6 mesi con un unico datore.

I contratti maggiormente applicati risultano il tempo determinato (24%), il tirocinio (23%), che rappresenta una delle attività previste dal programma, e l’apprendistato (21%), seguiti dal tempo indeterminato (17%) e dal lavoro in somministrazione (7%).

«I numeri continuano a crescere – commenta l’assessore regionale alla formazione professionale e al lavoro, Elena Donazzan – e questo significa che il programma sta andando avanti in maniera positiva perché si dimostra capace di dare nuove opportunità ai giovani in cerca di lavoro o nell’ambito della formazione. È confortante il dato sul lavoro stabile – sottolinea Donazzan – che con il passare dei mesi aumenta in maniera esponenziale rispetto al numero totale dei giovani occupati. Su 27.000 ragazzi che hanno avuto occasioni di lavoro, poco più di 7.000 hanno trovato un’occupazione autonomamente, il che significa che l’adesione a Garanzia Giovani ha in qualche modo favorito l’inserimento lavorativo».

Il numero totale delle adesioni è di 59.682, ma una buona parte risulta in seguito annullata per la mancata presentazione del giovane presso lo “Youth Corner” entro i 60 giorni stabiliti o per attivazione in un’altra regione.

Riguardo alle attività erogate nell’ambito del programma, 8.574 sono i giovani attualmente impegnati in attività in corso di svolgimento, principalmente in percorsi di formazione, servizi di orientamento specialistico o di accompagnamento al lavoro e tirocini. Nella maggior parte dei casi l’inizio dell’attività è avvenuto entro un mese dalla stipula del patto di servizio.

«È altresì positivo – afferma Donazzan – che già molti giovani siano stati coinvolti nelle attività previste dal programma, ma il pensiero deve correre anche a quelli che stanno aspettando di ricevere una valida proposta di lavoro o di formazione e ai quali è necessario dare una risposta concreta il prima possibile, obiettivo per il quale si sta lavorando alacremente».