Rovigo. La quinta sezione della Cassazione, presieduta dal giudice Aldo Ceccherini, ha respinto il ricorso di Finproget s.p.a. mandataria della Cassa di Risparmio di Ferrara, contro il decreto del Tribunale di Rovigo che aveva rigettato l’opposizione dell’istituo di credito contro lo stato passivo del fallimento Paranà s.p.a.
Finproget s.p.a è assitita dall’avvocato Antonio Greco dell’omonimo studio legale in Roma e dagli avvocati Giuliano Cittanti e Giorgio Orioli dello studio legale Cittanti in Ferrara.
Mentre fallimento Paranà è difeso dall’avvocato Tommaso Manferoce di Roma e dall’avvocato Ugo Roberto Chiarato dell’omonimo studio legale in Rovigo.
Era stato il Tribunale di Rovigo nel 2008 a dichiarare il fallimento di Paranà s.p.a., l’azienda di Canaro (Rovigo) attiva nel settore del commercio di macchine per l’edilizia e concessionaria dei marchi Doosan-Daewoo. Il Tribunale rodigino aveva nominato Mauro Martinelli giudice delegato e curatore l’avvocato Stefano Nicolin, partner dello studio legale Casalini e Nicolin in Rovigo.
Finproget, mandataria della Cassa di Risparmio di Ferrara, aveva sollevato l’opposizione contro lo stato passivo del Fallimento Paranà s.p.a. poichè il credito di oltre 800 mila euro di Cassa di Risparmio di Ferrrara era stato ammesso al passivo senza la garanzia ipotecaria richiesta. Era stato il Tribunale di Rovigo a respingere l’opposizione dopo aver rilevato la non opponobilità dell’ipoteca al fallimento, ormai tardivamente iscritta. La Suprema Corte, con sentenza pubblicata il 5 ottobre scorso, ha confermato la statuizione, respingendo il ricorso e condannando Finproget al pagamento delle spese di lite.
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