Balletto su musiche di Ludwig Minkus eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro nella nuova versione coreografica di Thomas Edur
Un grande classico del balletto, La Bayadère, in una nuova versione coreografica di Thomas Edur basata sull’originale del 1877 di Marius Petipa, andrà in scena al Teatro La Fenice nell’allestimento con scene e costumi di Peter Docherty e luci di Tiit Urvik firmato dall’Estonian National Ballet di Tallinn, compagnia già apprezzata a Venezia nello Schiaccianoci del 2012.
La musica di Ludwig Minkus sarà eseguita dal vivo dall’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Risto Joost. Lo spettacolo è il secondo titolo della Stagione lirica e di balletto della Fondazione Teatro La Fenice e sarà in scena venerdì 11 dicembre 2015 (ore 19.00; repliche sabato 12 e domenica 13 dicembre, ore 15.30; martedì 15 e mercoledì 16 dicembre, ore 19.00).
L’originale del balletto che fa rivivere in chiave di esotismo fiabesco il mito delle Villi e di Giselle è una creazione del coreografo Marius Petipa, rinomato premier maître de ballet del Teatro Imperiale di San Pietroburgo, su libretto dello stesso Petipa di Sergei Hudekov. La musica fu composta da Ludwig Minkus, collaboratore di Petipa e compositore ufficiale dei teatri imperiali dal 1872 al 1886. La prima produzione fu imponente ed estremamente costosa: il secondo atto era stato concepito per duecento elementi tra danzatori e figuranti e con un elefante in scena. Sebbene sia una delle più importanti della tradizione russa, la coreografia rimase sconosciuta in Occidente molto a lungo. Fu solo nel 1961, grazie a un’apparizione del Kirov – con la scena del Regno delle ombre – al Palais Garnier di Parigi, che un pubblico sbalordito cominciò a scoprirne tutta la bellezza.
È una storia di amore eterno, vendetta e giustizia: racconta dell’amore impossibile tra una danzatrice del tempio, Nikiya, e il nobile guerriero Solor. I due si amano ma, in un momento di dimenticanza, Solor infrange la promessa fatta alla baiadera e si impegna con Gamzatti, la figlia del Rajah. Questi, per assicurarsi dell’amore del giovane uomo nei confronti di Gamzatti, decide di uccidere Nikiya.
Thomas Edur, affiancato dall’assistente regista Jevgeni Neff, ha condensato la versione originale di Petipa in quattro atti in uno spettacolo in due parti: «questo balletto – spiega il coreografo e regista nominato Commander of the British Empire – ha molti personaggi non protagonisti e lunghe scene che potrebbero rendere lo sviluppo della storia difficile da seguire. Ho eliminato quegli elementi che potrebbero non funzionare più: i tempi sono cambiati e così il ritmo al quale viviamo. Invece che concentrarmi sull’imponenza, ho trovato più importante parlare di amore, società e matrimoni combinati nei quali le stesse persone coinvolte non possono dire la loro. Ho cercato di creare un allestimento senza stravaganze esagerate e con una storia dal buon ritmo, umana. Credo che il balletto risulterà dinamico in senso moderno e che sarà un’esperienza emozionante».
Il cast vedrà in scena i solisti e il corpo di ballo dell’Estonian National Ballet insieme ad alcuni allievi della Tallinn Ballet School. Nel ruolo principale della baiadera Nikiya si alterneranno Nanae Maruyama, Ekaterina Oleynik e Alena Shkatula; per quello di Solor Jonatan Davidsson, Denis Klimuk e Sergei Upkin; nel ruolo di Gamzatti danzeranno Luana Georg, Ekaterina Oleynik e Ksenia Seletskaja mentre nell’esecuzione delle ardite variazioni dell’Idolo d’oro si alterneranno Evgeny Dokoukine, Zachary Rogers e Sergei Upkin. La celeberrima scena del Regno delle ombre, spesso eseguita come passo a sé nei gala di danza, sarà interpretata da Elisabetta Formento e Heidi Kopti (prima variazione), Marika Muiste, Marta Navasardyan e Ksenia Seletskaja (seconda variazione), Nadezda Antipenko, Nanae Maruyama e Ketlin Oja (terza variazione).