MusicaFoscari lancia il nuovo Jazz Festival “Languages”

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In collaborazione con San Servolo jazz Meeting itinerario musicale tra sperimentazione sonora e tradizione

 

foscari languagesDue importanti esperienze musicali, quella di MusicaFoscari Jazz Fest e quella di San Servolo Jazz Meeting, convergono nella nuova proposta culturale MusicaFoscari / San Servolo Jazz Fest, dal 17 al 20 novembre. Quattro esibizioni di straordinari musicisti, dalle ore 21, tra il Teatro Ca’ Foscari e l’auditorium di San Servolo, con alcune anteprime nazionali, saranno aperte a studenti e a tutta la città.

In programma anche un seminario di improvvisazione e una produzione originale e inedita, risultato di un lavoro in residenza presso l’isola di San Servolo diretto da Amir ElSaffar, che ha coinvolto gli studenti dell’Elettrofoscari Large Ensemble.

“Languages” racconta la pulsazione, segnata da ritmi diversi, e la pluralità delle lingue della vita di oggi. Reinventa le tradizioni sperimentando, s’intreccia con universi sonori non occidentali e con il respiro e i suoni della musica contemporanea.

Apre il Festival martedì 17 novembre, ore 21 all’auditorium di San Servolo, il linguaggio originale, molto pensato e nello stesso tempo libero del talentuosissimo giovane trombonista e compositore Samuel Blaser con Spring Rain: a Tribute to Jimmy Giuffre. Una componente free stimola il gioco interattivo fra il virtuoso trombonista e Russ Lossing al piano, Masatoshi Kamaguchi al contrabbasso, Gerry Hemingway alla batteria. Stimatissimo – con collaborazioni di grande livello e tournée in USA, Europa, Cina –  Samuel Blaser porta questo quartetto per la prima volta in Italia.

Mercoledì 18, ore 21 al Teatro Ca’ Foscari, Forme d’Aria ci porta in un’altra area dell’improvvisazione: più concentrata sul suono stesso, in continuità con una ‘linea’ che va da Cage a Nono, passando per Scelsi. I musicisti sono Alessandro Sbordoni (bayan) che, dopo la collaborazione con Nuova Consonanza e l’attività di compositore, torna all’improvvisazione; Roberto Fabbriciani (flauti), grande interprete dello strumento e storico collaboratore di Luigi Nono; Giuseppe Silvi (live-electronics e regia del suono). Il concerto sarà preceduto nel pomeriggio, alle ore 17 al Teatro Ca’ Foscari, da un workshop sulle intersezioni fra i linguaggi contemporanei dell’improvvisazione, aperto a musicisti e uditori. Il concerto sarà seguito da una discussione con il pubblico sulle importanti ragioni di questo ritorno dalla composizione all’improvvisazione anche nel campo della musica contemporanea.

Giovedì 19 novembre, all’auditorium di San Servolo, il festival presenta un’altra novità: la giovane stella internazionale Amir ElSaffar, per la prima volta in Italia, dirigerà una produzione originale per il Festival con l’Elettrofoscari Large Ensemble. Culturalmente e musicalmente multilingue (di origine americano–irachena, suona la tromba, il santur, canta la musica tradizionale irachena), ElSaffar si è imposto in campo internazionale con il suo linguaggio che combina il maqam e la sensibilità micro-tonale con la libertà di improvvisazione, il linguaggio ritmico, l’intensità dinamica propria del jazz. La produzione sperimenta un inedito intreccio delle recenti tecniche compositive e d’improvvisazione del jazz con i suoni non temperati dei maqam. Ne risulta un mondo armonico sorprendente, meravigliosamente ricco.

Venerdì 20 novembre alle ore 21, al Teatro Ca’ Foscari, il festival si conclude con un’altra novità per Venezia: il progetto Decay di Tim Berne. Dagli anni ʼ80 propone una ricerca linguistica su tutti i ‘parametri’, sul suo sax alto e con gli strumenti dell’ensemble: un uso inconsueto delle altezze, dell’armonia, dei timbri, delle dinamiche, del ritmo. Le sue strutture compositive permettono all’improvvisazione di muoversi per strade non battute e, nello stesso tempo, offre molta libertà e interazione ai musicisti. In Decay gli altri straordinari musicisti sono: Ryan Ferreira alla chitarra elettrica, Michael Formanek al contrabbasso e Ches Smith alla batteria e al vibrafono, che contribuisce a rafforzare il respiro lirico, cameristico, della musica complessa, intensa, a tratti aggressiva, ma mai fuori misura, di Berne.

Sempre il 20 novembre alle ore 19 presso la Libreria Marco Polo in Campo Santa Margherita ci sarà la presentazione del libro Improvviso singolare – un secolo di jazz (Il Saggiatore Edizioni) di Claudio Sessa. Sarà presente l’autore che converserà con Enrico Bettinello.