Nell’ambito della Sesta Giornata nazionale delle PMI promossa da Confindustria Piccola Industria. Visite guidate e laboratori in 21 Pmi coinvolgeranno gli studenti di 11 istituti della provincia
Le piccole e medie imprese di Confindustria Padova incontrano gli studenti e gli insegnanti nella sesta edizione di “Pmi Day – Industriamoci”, la Giornata nazionale promossa da Piccola Industria di Confindustria che coinvolgerà in tutta Italia oltre 850 imprese e 34.000 partecipanti.
Un ponte tra i due mondi per consentire ai giovani di conoscere da vicino le imprese del proprio territorio, apprendere competenze spendibili domani e rilanciare a livelli europei l’alternanza scuola-lavoro che è tra gli obiettivi della riforma della scuola.
Venerdì 13 novembre, dalle ore 10.00 alle 13.00, 21 piccole e medie imprese della provincia di Padova saranno aperte per visite guidate, laboratori e incontri che darà l’opportunità a 600 studenti delle classi terza, quarta e quinta degli istituti superiori e agli insegnanti, aperta anche ai giornalisti, di conoscere da vicino il mondo dell’impresa, l’impegno degli imprenditori e delle persone che vi lavorano. Un giorno nella vita di un’azienda, fatta di persone e competenze, impianti e prodotti innovativi, tecnologie per lo sviluppo sostenibile.
«Anche quest’anno – sottolinea Rodolfo Cetera presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria Padova – diamo la possibilità a centinaia di ragazzi di una giornata a diretto contatto con la vita delle imprese. Ci piacerebbe che le vedessero come un luogo bello, in cui portare la loro voglia di fare, ma anche che avessero la percezione di come e dove nascono i prodotti e i servizi che usano tutti i giorni. Far crescere nei ragazzi la sensibilità verso i valori dell’impresa, dell’intraprendenza e del merito permetterà loro di acquisire maggiore consapevolezza e di essere protagonisti del cambiamento. Con la riforma della scuola che ha reso obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro, la Giornata delle PMI assume un valore ancora più attuale, un’occasione importante per rafforzare il dialogo con il mondo dell’istruzione e rendere effettiva questa grande novità in grado di ricomporre i profondi divari fra domanda e offerta formativa».
