Successo organizzativo della Lega Nord che ha coinvolti Forza Italia e Fratelli d’Italia. Annunciate diverse contromanifestazioni di disturbo da parte del centro sinistra
Il centro destra domenica 8 novembre prova a ripartire in modo unitario dalla manifestazione in Piazza Maggiore organizzata dalla Lega Nord cui hanno aderito Forza Italia e Fratelli d’Italia con l’obiettivo di iniziare il cammino per riconquistare la maggioranza di un’Italia sempre più disillusa dall’operato del premier Matteo Renzi.
Alla manifestazione si preannuncia una nutrita partecipazione. Azzurra Libertà annuncia che saranno «oltre 2.500 i giovani del movimento che saranno presenti a Bologna per il primo grande appuntamento che vede il rientro in politica di Silvio Berlusconi dopo una lunga pausa determinata dalle note vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto suo malgrado.
A Bologna ci sarà anche una rappresentanza campana di Fi capeggiata dal coordinatore regionale campano di FI, senatore Domenico De Siano. «L’appuntamento di Bologna, che su alcuni temi specifici rappresenta un rilevante momento di collegamento dell’intero centrodestra – spiega De Siano – ha un forte significato in termini di volontà politica: con il nostro presidente Berlusconi l’intera area moderata può e deve affermare la propria unità, i propri valori e i propri principi nelle politiche di modernizzazione e sviluppo, nel Paese».
Per l’azzurra Maria Stella Gelmini «la presenza di Berlusconi a Bologna deve servire, in un clima di pari dignità, ad alimentare il confronto delle idee e delle proposte tra i partiti del centrodestra. La tappa di un percorso comune dove nessuno si senta in dovere di dettare la linea, ma tutti lavorino per l’obiettivo comune: dare ai cittadini le risposte che attendono, contro una sinistra inconcludente. Occorre valorizzare, accanto ad alcune differenze che restano, ciò che unisce, come il buon governo delle amministrazioni locali, il sostegno alle Pmi, la revisione degli studi di settore, la lotta alle tasse che strangolano cittadini e imprese – spiega Gelmini -. In campo ci deve essere il buon governo delle regioni che le forze del centrodestra amministrano assieme. Dobbiamo dimostrare che noi ci ispiriamo ai reali bisogni dei cittadini e rappresentiamo l’alternativa al fallimento delle giunte di sinistra. Sui candidati, nessun egoismo di partito ma la capacità di scegliere le persone più idonee per vincere. Perché, che a candidarsi sia un manager, un professore o un rappresentante di partito, alla fine le scelte non saranno neutre e le farà la politica. E i cittadini si aspettano da parte della politica serietà e concretezza».
Ovviamente soddisfatto il leader leghista Matteo Salvini: «a Bologna daremo il benservito al governo Renzi, che non sta facendo nulla per risolvere i problemi del Paese, ma semmai contribuisce in modo determinante ad aggravarli, da ultimo facendo innalzare in modo deciso il debito pubblico per comprare il consenso elettorale in vista della tornata della prossima primavera. Ma difficilmente vedrà nuovamente il 40% delle Europee». Già: tutti i più rendenti sondaggi danno il centro destra unito attorno al 31%, a pochi punti dal PD valutato attorno al 35%, mentre i Cinque Stelle veleggiano attorno al 20.
Intanto, il centro sinistra bolognese e nazionale non è stato con le mani in mano: per rubare la visibilità alla manifestazione del centro destra, saranno almeno quattro, a Bologna, le manifestazioni organizzate in contemporanea all’iniziativa programmata in piazza Maggiore. La manifestazione principale dovrebbe essere quella di piazza XX settembre, vicino alla stazione di Bologna, dove alle 10 si sono dati appuntamento gli aderenti del coordinamento “Mai con Salvini – Bologna non si Lega”. Altre frange dell’antagonismo si sono date appuntamento sul ponte di Stalingrado, con l’obiettivo di impedire il passaggio ai pullman che arriveranno soprattutto da Veneto e Lombardia.
Il previsto consistente afflusso di manifestanti della Lega Nord, che arriveranno con treni e pullman, e la pluralità di contro-manifestazioni (molte delle quali sulle principali vie d’accesso a piazza Maggiore) creeranno una situazione abbastanza complessa da gestire sotto il profilo dell’ordine pubblico. Le forze dell’ordine stanno preparando un imponente dispositivo di sicurezza per garantire a tutti il diritto democratico alla manifestazione e a quella libertà di parola che alcuni vorrebbero solo facoltà della sinistra.