Per la prima volta un capoluogo della regione super la soglia del 65%. Pizzarotti: «esempio di buone pratiche che vanno oltre l’incenerimento dei rifiuti»
Per la prima volta, un capoluogo di provincia in Emilia-Romagna supera il 65% di raccolta differenziata: si tratta di Parma, cui va il riconoscimento di Legambiente regionale di primo comune sopra i 150.000 abitanti a superare il traguardo nell’ambito dei “Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna”, VIII edizione regionale dell’iniziativa nazionale che premia i migliori risultati in tema di gestione rifiuti. «E’ il primo in regione – spiega il presidente Lorenzo Frattini -, ma nessun altro capoluogo in Italia fa meglio».
Un risultato, quello di Parma, per Legambiente «eccezionale che merita un riconoscimento, e su cui incide ancora il peso di un livello di accettazione non omogeneamente condiviso dalla cittadinanza, a cui dovrà essere dedicata la necessaria attenzione». Il premio è stato assegnato proprio a Parma, al convegno “Ridurre il rifiuto e recuperare materia, per un’economia circolare”. Il parmense è stato scelto, spiega l’associazione ambientalista, per il «valore simbolico rispetto ai cambiamenti in atto». L’intero territorio provinciale è stato tra i primi a sperimentare la modalità del porta a porta, e vi appartengono i primi comuni che hanno superato le soglie del 70- 80%. Per l’associazione i risultati delle amministrazioni premiate smentiscono gli assunti che, solo pochi anni fa, definivano impossibili ed economicamente inattuabili risultati di raccolta differenziata del 60-70%.
Oggi in Emilia-Romagna sono 19 le amministrazioni sopra il 75%, e 92 quelle che vanno oltre il 65%, con ben 43 comuni che smaltiscono meno di 150 kg/abitante all’anno (la media regionale è di oltre i 270 kg/ab – 380 kg/ab nel 2008). «Purtroppo il processo in corso è fortemente in contraddizione con le indicazioni nazionali contenute nello “Sblocca Italia” e le scelte delle grandi multiutility locali in termini di impianti di smaltimento», stigmatizza Legambiente, che fa notare i dati sull’aumento di occupazione riscontrato presso alcuni dei gestori che raccolgono i rifiuti sul territorio regionale, dopo l’avvio del porta a porta. Solo nel comune di Parma, il numero di addetti alla raccolta è aumentato di 50 unità dopo l’avvio.
Il premio è stato accolto con viva soddisfazione dal sindaco di Parma, Federico Pzzarotti: «questo riconoscimento premia la nostra città che ha saputo, nell’arco di pochi anni, adeguarsi alle buone pratiche e impegnarsi per raggiungere un risultato che la pone all’avanguardia in tema di raccolta differenziata a livello regionale». Il sindaco M5s di Parma è fortemente impegnato sul tema della corretta gestione dei rifiuti: «Parma ha recuperato il tempo perduto in tema di riciclo e questo premio lo dimostra. L’obiettivo è quello di andare verso un orizzonte contrassegnato da rifiuti zero, grazie all’impegno di tutti e a vari livelli». Il primo cittadino a Cinque Stelle ha ribadito il “no” agli inceneritori. L’assessore all’ambiente Gabriele Folli ha parlato di «ulteriore riconoscimento da parte di Legambiente, per il lavoro svolto. E’ stato raggiunto un risultato di eccellenza che ci incoraggia a lavorare anche per il prossimo anno per migliorare le criticità del sistema e raggiungere un livello ottimale anche grazie alla collaborazione dei cittadini». Il comune di Parma svetta tra i capoluogi nella classifica della differenziata con il 65,2 % di raccolta, e precede Rimini con il 61,6 % e Reggio Emilia con il 57,4 %.
Tra i “Comuni Ricicloni» premiati da Legambiente Emilia-Romagna sopra i 25.000 abitanti c’è, per il quarto anno consecutivo, Fidenza (Parma), che registra il minor quantitativo di rifiuti totali smaltiti, seguito da Casalecchio di Reno (Bologna). San Giovanni in Persiceto (sempre nel Bolognese) vince invece la classifica per la maggior percentuale di raccolta differenziata; Piacenza conferma il primo posto per la miglior raccolta differenziata della carta, Riccione (Riccione) quello per la maggior quantità di organico raccolto. Nella categoria dei comuni tra 5.000 e 25.000 abitanti si aggiudica ben due primati Medolla (Modena), con meno di 70 kg/abitante a smaltimento e l’86% di raccolta differenziata, seguito da Monte San Pietro (Bologna) per minor smaltimento. Gattatico (Reggio Emilia) e Bellaria Igea Marina (Rimini) sono premiati invece per la miglior raccolta differenziata rispettivamente della carta e dell’organico. Medolla, come comune con minor smaltimento assoluto in regione, si aggiudica inoltre il voucher premio di “Second Life”, per il ritiro di una lavatrice rigenerata da donare a un’associazione del territorio.
Tra i comuni sotto i 5.000 abitanti, il doppio primato per minor quantitativi smaltiti e maggior percentuale di raccolta differenziata va a Mezzani (Parma), con Voghiera (Ferrara) secondo per minor quantitativi di rifiuti a smaltimento. Vigolzone (Piacenza) e Mirabello (Ferrara) vincono rispettivamente le classifiche per miglior raccolta differenziata della carta e dell’organico.