Punti nascita, Kompatscher e Rossi a Roma dal ministero salute per deroga alla chiusure

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Kompatscher: «in montagna possiamo coniugare qualità con garanzia di sicurezza anche con piccoli numeri»

 

punto nascita nidoAlto Adige e Trentino assieme, a Roma, per trattare una soluzione ad hoc per i punti nascita degli ospedali periferici, spesso situati in località di montagna. I presidenti Arno Kompatscher e Ugo Rossi hanno incontrato il sottosegretario alla salute Vito De Filippo, al quale hanno consegnato un documento indirizzato alla Ministra Lorenzin. 

«L’obiettivo – commenta Kompatscher – è trovare un’intesa che sappia coniugare sicurezza e qualità». Il presidente altoatesino definisce l’incontro con il sottosegretario alla salute De Filippo, «molto costruttivo», e si dichiara «convinto che si troverà una soluzione in grado di far convivere le necessarie garanzie di sicurezza, il rispetto degli standard di qualità, e le esigenze di assistenza sul territorio che emergono dalle zone periferiche delle due province di Bolzano e Trento». 

All’incontro romano, infatti, oltre al Landeshauptmann e ai parlamentari altoatesini, hanno partecipato anche il presidente trentino Ugo Rossi, e l’assessore alla sanità Luca Zeni, ed è stata avanzata la richiesta comune di una maggiore attenzione, nell’applicazione delle direttive nazionali, alle due realtà locali. Il sottosegretario De Filippo ha sottolineato di essere a conoscenza del sistema sanitario altoatesino, e ne ha messo in risalto la notevole efficienza proprio per quanto riguarda i punti nascita. 

«In Alto Adige – ha spiegato Kompatscher – vengono effettuati molti meno tagli cesarei rispetto alla media nazionale, e anche i casi a rischio sono inferiori rispetto agli standard europei. Per questo motivo riteniamo che sia possibile prevedere una maggiore flessibilità nell’applicazione dei criteri relativi al valore limite dei parti al di sotto dei quali non è più possibile garantire l’apertura di un punto nascita». De Filippo, in quest’ottica, ha spiegato che il governo sta lavorando alla stesura di un decreto in grado proprio di tenere conto di una serie di specificità locali, e i due presidenti delle province di Bolzano e Trento hanno consegnato al sottosegretario un documento comune indirizzato al ministro della salute, Beatrice Lorenzin. Nel testo vengono presentate le richieste avanzate da Alto Adige e Trentino in materia di servizi sanitari negli ospedali di periferia, e si sottolinea come il 30% dei punti nascita italiani si trova attualmente al di sotto della soglia dei 500 parti annuali.