Assemblea Autovie Venete, approvato piano finanziario

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Autovie venete Castagna Terpin Razzini
Il consiglio d’amministrazione approva il bilancio: fatturato in crescita del 6%

 

Autovie venete Castagna Terpin RazziniAssemblea ordinaria dei soci di Autovie Venete, a Trieste, nella sala convegni di via Locchi. Una convocazione indispensabile per approvare alcune clausole contenute nel contratto stipulato fra Cassa Depositi e Prestiti e Autovie Venete. 

In apertura di seduta, il presidente della concessionaria Emilio Terpin e l’amministratore delegato Maurizio Castagna, hanno ripercorso le principali attività che la società ha sviluppato nei mesi scorsi per quanto riguarda il reperimento delle risorse necessarie al completamento della terza corsia della A4 Venezia Trieste. Un tour de force che vede impegnati in primis gli uffici amministrativi di Autovie Venete, ma anche quelli che si occupano dell’elaborazione di proiezioni e scenari sui quali verificare la correttezza e la sostenibilità delle diverse ipotesi contenute nel piano finanziario presentato ai ministeri per il quale sono stati sviluppati una serie di approfondimenti e inviate numerose integrazioni. Un lavoro che si è sviluppato anche attraverso il costante confronto dei vertici della società, dal presidente Terpin all’amministratore delegato Castagna, con gli uffici dei ministeri ai quali spetterà l’ultima parola. 

L’assemblea, al termine degli interventi di Terpin e e di Castagna, ha approvato a maggioranza (1 voto contrario e 3 astenuti) i punti del contratto con la Cassa Depositi e prestiti che prevedono, solo in caso di cessazione dello stato di emergenza in A4, una specifica autorizzazione da parte della finanziaria alla distribuzione dei dividendi e il “congelamento” dei conti correnti  a fronte di eventi rilevanti che potrebbero pregiudicare lo stato patrimoniale della società. L’approvazione da parte dell’assemblea dei soci delle clausole, è un passaggio indispensabile per l’erogazione della seconda tranche dei finanziamenti messi a disposizione dalla Finanziaria nazionale. 

La Cassa Depositi e Prestiti, a maggio, ha dato il via libera a un ulteriore finanziamento da 150 milioni di euro – che va ad aggiungersi all’estensione di quello concesso nel 2012 per una somma analoga – garantendo, in questo modo, oltre alla copertura degli investimenti relativi alla realizzazione del terzo lotto Alvisopoli – Gonars della terza corsia e di una serie di opere riguardanti la sicurezza.

Il consiglio di amministrazione ha poi esaminato il bilancio d’esercizio chiuso a giugno 2015 che dovrà essere approvato dall’assemblea dei soci del 27 ottobre a Trieste: il fatturato è cresciuto del 5,93% passando dai 180.014.000 euro dello scorso esercizio ai 190.687.000 euro; aumenta anche il Mol (margine operativo lordo) che da 86.226.000 euro sale a 93.143.000 euro con un più 8,2%, mentre l’utile netto è di 35.748.000 euro a fronte dei 21.125.000 euro precedenti. Un risultato derivante da due componenti fondamentali: maggiori ricavi e riduzione di costi (in questo caso minori ammortamenti, rispetto all’esercizio precedente). 

Illustrato con molta soddisfazione dal presidente Terpin e dall’amministratore delegato Castagna, i dati sono frutto di una gestione oculata e rigorosa e di un lavoro di squadra che ha sempre visto la condivisione delle strategie aziendali da parte del consiglio di amministrazione. Commentando i numeri dell’esercizio appena terminato, il presidente Terpin ha messo in luce come gli interventi  di un quinquennio di attività di Autovie, confermino il notevole ruolo della Concessionaria nell’economia del territorio del Friuli Venezia Giulia e del Veneto: «in cinque anni, ovvero nel periodo di tempo compreso fra luglio 2009 e giugno 2014 – ha detto Terpin – fra lavori, forniture e servizi, il consiglio di amministrazione ha deliberato per quasi cento milioni di euro, mentre il Commissario, nello stesso periodo ha superato i 430 milioni di erogazioni solo per quanto riguarda la parte di infrastrutture che rientrano nell’ambito dell’emergenza».

“Cinquecento e trenta milioni di euro di cui ha potuto beneficiare l’economia di tutto il NordEst  – ha precisato Terpin –  visto che sono state distribuite alle imprese, ai fornitori, ai collaboratori esterni. Tradotto in numeri significa: 699 ditte coinvolte in attività diverse, 2 mila 243 persone impegnate, 3 milioni 444 mila 077 di ore lavorative. E a ciò va ad aggiungersi l’indotto che la presenza di grandi cantieri come quelli della Villesse Gorizia e del primo lotto di terza corsia fra Quarto D’Altino e San Donà, hanno significato anche per il comparto della ricettività e della ristorazione”.