Dal 1 ottobre Confindustria Padova sarà presente a Montegrotto presso il Consorzio Aquaehotels per rilanciare turismo e alberghi
Dopo il recupero nel 2014 con oltre 3 milioni di presenze nell’area euganea (+3,2%), che ha interrotto una lunga stagione negativa, l’industria delle terme nel 2015 riprende fiato e ora guarda al prossimo anno.
«Non possiamo ripetere gli errori del passato, è ora di accelerare – scandisce il presidente di Confindustria Padova Terme e Turismo Gian Ernesto Zanin – con una promozione internazionale unitaria, offerta innovativa e un contesto che premi la competitività non la penalizzi, dalla burocrazia al fisco, vedi l’Imu sui nostri capannoni che sono gli alberghi e la tassa di soggiorno. Sul turismo termale servono azioni mirate, incentivando la collaborazione tra pubblico e privato».
Nasce da questa convinzione la scelta di Confindustria Padova che dal prossimo 1 ottobre e per la prima volta apre un proprio presidio nel cuore del Bacino termale Euganeo, a Montegrotto presso la sede del Consorzio Aquaehotels. Una «scelta di campo dalla parte delle imprese termali» per intercettarne le domande in una fase di timida ripresa, dare risposte “su misura” alle questioni tecniche, far compiere un salto di qualità al dialogo con le istituzioni locali per rilanciare il termalismo euganeo con progettualità all’altezza della più grande area termale d’Europa (108 stabilimenti, oltre 4.500 addetti e 17.000 posti letto) e potenziare l’offerta turistica.
Le iniziative a sostegno delle imprese termali e per la ripresa del comparto, cuore del turismo veneto e italiano (60.000 addetti, un fatturato annuo di 1,5 miliardi con l’indotto) sono state presentate nella sede provinciale dal presidente di Confindustria Padova Terme e Turismo Gian Ernesto Zanin, dalla vice presidente e presidente del Consorzio Aquaehotels Giulia Zanettin e da Barbara Casillo direttore Associazione Italiana Confindustria Alberghi (Aica).
Dall’assistenza su contrattualistica e fisco, normativa antincendio e antisismica a quella su raccolta rifiuti ma anche formazione, innovazione, reti d’impresa e credito, Confindustria Padova porterà direttamente alle Terme euganee l’intero spettro dei servizi associativi, attraverso una presenza snella e flessibile sulla base di temi ed esigenze posti di volta in volta dalle imprese termali. Un impegno a tutto tondo che crescerà in base alla risposta degli operatori. Anche sul fronte della rappresentanza, per un cambio di passo nella collaborazione pubblico-privato e nella competitività del termalismo euganeo.
«Oggi compiamo una chiara scelta di campo, un salto di qualità nel rapporto con i nostri associati per rispondere alle domande peculiari di tutti gli operatori turistici dell’area termale, assisterli negli adempimenti tecnici e burocratici e permettere loro di dedicarsi al fare impresa per liberare le enormi potenzialità del turismo termale – sottolinea Zanin -. Accanto ai servizi specifici erogati dal Consorzio Aquaehotels (guardia medica, accreditamento) gli operatori potranno contare su tutti i servizi di Confindustria e sulla forza della rappresentanza per una interlocuzione più efficace con le istituzioni. A cominciare dalla fiscalità locale sulle strutture alberghiere e ricettive, Imu e tassa soggiorno, su cui non è più rinviabile una riflessione organica, all’accoglienza dei turisti e riorganizzazione degli Iat. Favorire il dialogo è indispensabile per superare ogni scollamento tra amministrazioni e imprese, evitare sovrapposizioni, finalizzare gli interventi per spendere bene le poche risorse disponibili. Abbiamo un prodotto di indubbia qualità che dobbiamo rendere di nuovo appetibile con adeguate strategie di marketing e attrazione di nuovi target. Le istituzioni potranno contare sul nostro contributo attivo per costruire insieme una nuova progettualità».
Nel 2014 (ultimo dato disponibile) gli arrivi nell’area termale euganea sono stati 715.680, con una crescita del 7% (+8,9% gli italiani, +3,5% gli stranieri), le presenze superano i 3 milioni, con una variazione positiva del 3,2% (+4,8% gli italiani, +1,3% gli stranieri). Un recupero (proseguito nel 2015) che interrompe la tendenza negativa degli ultimi sette anni, con un calo complessivo di presenze dal 2007 del 5,5% (174.607 giornate perse) e un crollo di quelle straniere (-10,7%, 161.537 giornate perse). Un’inversione incoraggiante ma da consolidare, anche per recuperare il drastico calo dei margini dovuto alla composizione dei flussi turistici.
«Oggi inauguriamo una sinergia cruciale – dichiara la vice presidente di Confindustria Padova Terme e Turismo, Giulia Zanettin – per affiancare ai servizi tipici del termalismo sui temi della prevenzione, quelli dell’hotellerie alzando ancora di più la qualità. Una scelta epocale per dare solide basi al rilancio del comparto termale. Con la priorità assoluta di far riscoprire il fango euganeo sul mercato europeo con formule innovative e al passo con i concorrenti. Rientra in questo intento il progetto con il consolato italo-tedesco perché le cure svolte dai turisti tedeschi siano pagate dalle casse malattia private e pubbliche, per invertire una tendenza che dal 2009 ha visto ridursi le presenze dalla Germania del 19,6% e rilanciarci su quel mercato. Una cosa è certa: il rilancio delle terme è legato a doppio filo alle strategie per il turismo padovano che ha nelle Terme e nei Colli euganei un marchio unico da valorizzare. La presenza diretta di Confindustria Padova nel territorio farà crescere la qualità del rapporto con le amministrazioni locali, nel rispetto reciproco dei ruoli ma anche nella comune determinazione».
«Il turismo sta vedendo i primi segni di recupero dopo sette anni di crisi – sottolinea il direttore di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Barbara Casillo -. Dobbiamo rafforzare e consolidare questi segnali e la scelta di Confindustria Padova di stare ancora più vicina alle imprese per sostenerle in questa fase così delicata, è fondamentale per il settore e per il territorio che vede nel turismo uno degli elementi chiave dell’occupazione e dello sviluppo. Confindustria Alberghi nazionale darà tutto l’appoggio a questa operazione».
Il turismo è la prima industria del Veneto, con un fatturato stimato tra i 10,5 e i 12 miliardi di euro, pari all’8-8,5% del Pil regionale, 16 milioni di arrivi l’anno e 62 milioni di presenze. Le imprese del turismo in provincia di Padova sono 6.283 pari al 9,6% delle imprese terziarie. Padova si colloca al terzo posto in Veneto per numero di imprese del turismo, al ventesimo in Italia. L’industria termale è concentrata nel Bacino Euganeo (Abano, Montegrotto, Galzignano, Battaglia, Teolo), la più grande area termale d’Europa, con 108 stabilimenti, oltre 4.500 addetti e 17.000 posti letto.