Emilia Romagna forte accelerata dell’export

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Export emilia romagna
Crescita marcata +5,1%) ma meno della media nazionale. Boom dei mezzi di trasporto e positività dei settori ceramica, ottica, elettromedicali ed elettronici, metallurgia

 

Export emilia romagnaLe esportazioni dell’Emilia Romagna nel secondo trimestre 2015 crescono del 5,1%, ma meno della media nazionale (+6,7%). Boom per i mezzi di trasporto, molto bene ceramica, apparecchi elettronici, ottici, elettromedicali e di misura, metallurgia e prodotti in metallo. Eccezionale successo sul mercato statunitense e discreto andamento in Asia Solo una lieve e disomogenea crescita nell’Unione europea. 

Nel periodo esaminato le esportazioni emiliano-romagnole, pari a un valore di 14.155 milioni di euro, hanno fatto segnare una forte crescita regionale ma che non ha tenuto il passo della più rapida dinamica nazionale. La crescita è stata trainata dal notevole successo sul mercato statunitense, tra le aree di destinazione, e soprattutto dai mezzi di trasporto, se si considerano i prodotti esportati.

Nei primi sei mesi dell’anno, l’Emilia-Romagna resta la terza regione per quota dell’export nazionale (13,5%), preceduta dalla Lombardia (26,9%) e dal Veneto (13,9%) e seguita dal Piemonte (11,3%). Tra queste regioni, spiccano i notevoli incrementi in Piemonte (+9,6%) e in Veneto (+7,3%), appare leggermente inferiore alla media nazionale (+5,0%) la crescita in Emilia-Romagna (4,4%), mentre è molto più contenuta in Lombardia (+2,65). 

I settori La tendenza è positiva, ma alquanto disomogenea, quasi una oligarchia settoriale. Nel trimestre accelera ancora la forte crescita dei mezzi di trasporto (+19,3%). L’andamento è chiaramente positivo per la ceramica e vetro e per le apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura. Ma tutti gli altri grandi settori crescono meno della media e il fondamentale export di macchinari e apparecchiature è quasi fermo. Il segno è negativo per le esportazioni dei prodotti della metallurgia e dei prodotti in metallo (-2,7%).

Nel secondo trimestre la crescita è stata trainata sostanzialmente dai mercati dell’America (+21,9%). Il positivo risultato è dovuto al fenomenale successo negli Stati Uniti (+28,1%), agevolato dalla svalutazione dell’euro. L’andamento sui mercati asiatici è in linea con la media regionale (+5,8%). In dettaglio, è eccezionale la crescita verso l’India (+45,7%), mentre risultano in flessione le esportazioni verso la Cina (-6,0%).

È stasi sui mercati europei, frutto di andamenti marcatamente disomogenei. Al di fuori dell’Unione crolla nuovamente l’export verso la Russia (-35,7%). Nell’Unione europea la crescita è lenta (+2,1%), al suo interno, però, è forte in Polonia (+9,6%) e in Spagna (+8,0%), ma è incerta in Francia (+0,8%), mentre la vendite sul fondamentale mercato della Germania segnano un nuovo arretramento (-3,2%).