I vertici del Veneto contro la decisione del Governo Renzi di destinare le quote dell’8×1000 agli immigrati

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Zaia: «decisione sbagliata. Le priorità sono altre, come le calamità naturali e la povertà degli italiani». Ciambetti: «lo Stato viola il patto con i contribuenti»

 

8xmille dichiarazioni redditi firmaLa decisione del premier Matteo Renzi di dirottare la quota dell’“8×1000” di competenza dello Stato dalle finalità assistenziali e di prevenzione al finanziamento dei costi di vitto e alloggio dell’ondata migratoria composta in gran parte da soggetti illegali e clandestini ha sollevato critiche decise da parte dei vertici della regione del Veneto. 

Secondo il Governatore Luca Zaia « tra le finalità dell’“8X1000 che i cittadini assegnano allo Stato ce ne sono di ben più stringenti e urgenti che non usare quei soldi per pagare i costi dell’immigrazione e coprire così il totale fallimento del Governo come, tanto per fare un esempio emblematico, le calamità naturali. Così non va, chiederò formalmente che questo tributo venga regionalizzato, per essere davvero usato a favore della gente che paga le tasse».

Secondo Zaia «nella legge istitutiva la finalità rifugiati c’è, ma credo che tali disponibilità debbano essere usate con buon senso, e il buon senso dice che in Italia gli italiani e i veneti hanno ben altre necessità e hanno diritto di veder usato ogni euro per rispondere prima di tutto a queste. L’unico modo per averne certezza è la regionalizzazione. Di certo in Veneto sapremmo usarli meglio, dandone conto euro per euro alla gente, come abbiamo dimostrato ad esempio nell’alluvione del 2010. Tanto per non andare troppo lontano nel tempo», Zaia ricorda che «per la tromba d’aria che ha devastato la Riviera Del Brenta sono arrivati da Roma pochi spiccioli; 150 milioni sono stati promessi, ma non un euro è ancora arrivato per la frana del Cadore e tutte le altre criticità di cui bisogna farsi carico per la difesa del territorio; zero per la tromba di mare che ha distrutto spiagge, infrastrutture e coltivazioni a Chioggia».

luca zaia stringe mano a roberto ciambetti nuovo president econsiglio regionale veneto«La povertà nella quale si dibattono migliaia di famiglia italiane e venete stroncate dalla crisi e dalla disoccupazione, gli aiuti sulle calamità naturali, le emergenze infrastrutturali a cominciare da quelle sulle scuole – conclude Zaia – è a queste e ad altre finalità simili che deve andare l’“8X1000”. Lo si regionalizzi e la gente avrà la certezza che sarà usato davvero per le sue necessità, e non per pagare 35 euro al giorno a profugo e vederne alcuni gettare a terra il cibo loro offerto».

Critiche anche dal presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti: «che si tratti di 100 euro o di uno o dieci milioni di euro la sostanza non cambia: lo Stato non può stornare un solo euro dell’“8X1000”. senza violare il patto con i cittadini contribuenti. Il solo aver pensato a questa soluzione magari per finanziare le spese per l’accoglienza degli immigrati è di per sé una dimostrazione di arroganza: l’“8X1000” è una delle poche voci che il contribuente controlla, rappresenta una scelta del cittadino che decide chi finanziare e lo dice chiaro e tondo. Se lo Stato storna anche una minima parte di quei soldi con un atto di imperio stabilisce che la volontà del cittadino non conta nulla». 

«So bene – ha spiegato Ciambetti – che una scelta siffatta verrà ammantata di giustificazioni nobili e alte, ma qualunque sia la motivazione adottata non viene meno un atto di rara protervia, ingiusto e scandaloso. Come possiamo fidarci di uno Stato che, di punto in bianco, cambia le regole e si fa un baffo della volontà manifesta dei cittadini? Il contribuente ha messo una firma per dire dove destinare i suoi soldi, ma lo Stato di quella firma e di quella volontà si disinteressa».