Ospedale di Treviso, rimodellato cranio di bambino di meno di un anno affetto da plagiocefalia

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plagiocefalia bambino
Intervento di 5 ore realizzato utilizzando anche un sistema computerizzato. Zaia: «intervento che testimonia l’eccellenza della sanità regionale, nonostante i tagli imposti da Roma»

 

plagiocefalia bambinoUn intervento di correzione di una malformazione congenita del cranio di un bambino di meno di un anno è stato effettuato dai sanitari della Usl n.9 di Treviso usando una tecnica di rimodellamento fedele della parte utilizzando un sistema computerizzato. L’intervento è durato cinque ore ed il paziente è stato dimesso sei giorni dopo grazie anche ad un decorso post operatorio senza alcuna complicanza. 

La patologia di cui il piccolo era soggetto è la plagiocefalia, un caso che si manifesta una volta su 10.000 ed è connessa alla precoce fusione della sutura coronale. La malformazione nel tempo produce un’asimmetria della crescita del capo con conseguenze sia estetiche sia sulla crescita del cervello, con compromissione di funzioni anche di tipo respiratorio, della masticazione ed altre. Per procedere è stata eseguita una ricostruzione mediante Tomografia assiale computerizzata (Tac) trasferita ad un modello in resina sul quale si è eseguita una correzione con una metodica detta del “mirroring”. Da qui si sono riportati gli aggiustamenti studiati sul modello plastico al cranio reale. Con una acquisizione scanner sono state acquisite le dimensioni da riprodurre in fase di osteotomia, cioè di divisione precisa dei frammenti di osso per poter correggere la scatola cranica con precisione numerica. «Si tratta di un’esperienza assolutamente nuova – è stato rilevato dai sanitari – e solo in pochissimi altri casi al mondo, in paesi esteri, un sistema analogo è stato adottato». Per eseguire l’operazione, è stato infine precisato, non sono stati usati materiali estranei, a parte piccole placche riassorbibili, grazie alla capacità del tessuto osseo dei piccoli pazienti di riempire rapidamente gli spazi separati chirurgicamente.

«Potrebbe essere la sceneggiatura di un film di fantascienza a lieto fine. Invece è la realtà di un Ospedale Veneto, di una sanità della quale dobbiamo andare orgogliosi. Bravissimi i medici di Treviso che, come tantissimi altri loro colleghi in tutto il Veneto, navigano già nel futuro dove, grazie alle tecnologie e alle capacità professionali, si riesce a curare sempre meglio e non ci si ferma mai nella ricerca di nuove strade e nuove tecniche». Con queste parole il presidente del Veneto Luca Zaia rivolge i suoi complimenti ai sanitari dell’Ospedale Cà Foncello di Treviso. «Prendo atto con gioia di quanto continui a dimostrarsi diffusa in ogni struttura l’eccellenza della sanità veneta – prosegue Zaia -. A Roma non sanno pensare ad altro che ai tagli orizzontali nei quali finiscono per cadere anche le eccellenze invece che solo gli sprechi, in Veneto continueremo invece a combattere e a spendere ogni euro possibile per progredire a dare nuove opportunità ai nostri medici e ai nostri pazienti».