Dalla campagna di Salisburgo in Austria con destinazione l’oasi WWF della laguna di Orbetello in Toscana 31 uccelli guidati da due “capostormo” umane a bordo di ultraleggeri attraversando Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna
Sono partiti dalla campagna di Salisburgo i 31 Ibis Eremita della seconda migrazione guidata dall’uomo nell’ambito del progetto Life+ “Reason for Hope”, per la reintroduzione dell’Ibis Eremita in Europa.
La partenza, ritardata di un quarto d’ora per la nebbia, era stata rimandata lunedì scorso a causa del maltempo. Sabato scorso, intorno alle 10.30, i 31 uccelli e i 2 ultraleggeri che guidano lo stormo hanno lasciato il campo di addestramento del “Waldrappteam” di Seekirche diretti all’aeroporto di Mauterndorf, una tappa di 110 km. Lo stormo ha varcato i confini dell’Italia lunedì 24 agosto, con prima tappa Osoppo (Udine) per poi attraversare il veneto e l’Emilia Romagna per arrivare all’oasi WWF di Orbetello in Toscana. Il progetto vede impegnati quest’anno il doppio degli uomini rispetto alla prima migrazione 2014 per il doppio di esemplari: insieme agli Ibis, volano ancora Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Esterer alla loro seconda esperienza, mentre l’altra coppia di “genitori adottivi” è formata da Daniela Tritscher e Pablo Przesang.
In quattro o cinque tappe, la spedizione dovrebbe percorrere i 1.000 chilometri necessari per raggiungere Orbetello, dove gli uccelli sverneranno per far ritorno in Austria solo con il clima più mite di aprile. A quel punto, dovranno tornare verso casa senza l’aiuto dell’uomo. E’ proprio questo l’obiettivo del “Waldrappteam”, il gruppo di ricercatori austriaci promotore del progetto cofinanziato dall’Ue “Reason for Hope” e che ha come partner italiano il Parco Natura Viva di Bussolengo: insegnare la rotta di svernamento agli Ibis Eremita, uccelli migratori estinti in Europa dal 1600 per mano dell’uomo, come condizione essenziale affinché la specie torni libera a solcare i cieli del Vecchio continente. Fino a quel momento, sarà l’uomo a doverli guidare, mettendo gli esemplari nelle condizioni di apprendere la rotta e di trasmettere l’informazione ai più giovani.