Sanità, altri tagli in arrivo per coprire i buchi nel bilancio del Governo Renzi

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Zaia: «a Roma c’è un Nerone che vuole incenerirla»

 

ticket sanità medico stetoscopio euroSul futuro della sanità italiana si addensano nubi sempre più dense. Se non bastasse il taglio di 2,3 miliardi di euro già deliberati a valere sul fondo sanitario 2015, tagli di analogo importo si prospettano anche per gli anni 2016 e 2017. Non solo: Renzi, alle prese con i continui buchi che emergono nel bilancio dello Stato, parrebbe intenzionato a rastrellare circa 10 miliardi mancanti nel bilancio 2015 ancora nel Fondo sanitario. Suscitando la reazione piccata dei governatori regionali.

Secondo Luca Zaia «dalle barricate sulle quali siamo saliti da tempo, rispondendo con sonori “NO” ad ogni ipotesi di tagli alla sanità senza applicare i costi standard a cominciare dalle Regioni dove si spreca a mani basse, lo avevamo previsto. Dopo i 2,3 miliardi già sfumati con il nostro voto contrario, non è finita qui, ora si vogliono luca zaia stampa esterarecuperare i 10 miliardi che mancano alla legge di stabilità andandoli a prendere dalla salute della gente. Il Tesoro garantisce che non ci sarà macelleria sociale? E’ vero. Sarà peggio, perché a Roma c’è un nuovo Nerone che vuole incendiare e distruggere un diritto costituzionale come la sanità».

Zaia è netto dinanzi alle ipotesi apparse su alcuni organi d’informazione: «come sono abituati a fare, negheranno anche sotto tortura, ma è paurosamente reale in rischio che la sanità italiana sia stata messa sul binario che porta verso la Grecia, non verso l’Europa benchmark, verso la soglia d’investimento dedicato sotto la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità ammonisce che comincia a calare l’aspettativa di vita della gente, non verso quella dei Paesi virtuosi come l’Olanda». E in alcune regioni del Belpaese, la spesa sanitaria è già sotto questa soglia.

«Vogliono stringere la garrota su 200 esami – aggiunge Zaia – multare i medici (e quindi mettere in croce i malati) per prescrizioni improprie che non si sa come e da chi dovrebbero essere definite tali; persino il colesterolo cade sotto la mannaia e si potrà misurare solo una volta ogni 5 anni; stringono in odontoiatria in un momento di crisi nel quale il dentista privato è sempre meno alla portata della gente, e in medicina nucleare. Questo è un nuovo incendio di Roma, altro che una, già ben grave di suo, macelleria sociale».

Per il governatore del Veneto Renzi e la sua squadra di governo «stanno violando la Costituzione e manderanno a catafascio i Livelli essenziali di Assistenza previsti dalla Carta. Già che a Roma si stanno occupando di riforme costituzionali, possono risolvere tutto abolendo l’articolo della Costituzione che sancisce l’assistenza sanitaria universalistica perché di non rispettarlo lo hanno deciso da tempo».