Divieto di transito settoriale su strada in Tirolo: vertice a Bolzano tra politica ed economia

0
587
Gilmozzi Mussner Felipe allincontro con i rappresentanti delle Camere di commercio dellEuregio con vertici cciaa Ebner Bodenseer Rigotti

I presidenti delle Camere dell’Euregio espongono le richieste dell’economia agli assessori ai trasporti dell’euroregione tirolese. Scetticismo verso i divieti: «molte merci a scarso valore aggiunto diverranno antieconomiche»

 

Gilmozzi Mussner Felipe allincontro con i rappresentanti delle Camere di commercio dellEuregio con vertici cciaa Ebner Bodenseer RigottiLa collaborazione in tema di traffico merci va resa istituzionale: è la posizione degli assessori alla mobilità dell’Euregio Ingrid Felipe (Tirolo), Florian Mussner (Alto Adige) e Mauro Gilmozzi (Trentino) dopo il vertice a Bolzano con i rappresentanti delle rispettive Camere di commercio con i quali hanno discusso del divieto di transito settoriale previsto dal Tirolo.

In futuro, nell’ottica di un consolidamento della mobilità sostenibile, il traffico merci dovrà essere trasferito in modo più significativo dalla strada alla ferrovia: su questa esigenza hanno concordato Mussner, Felipe e Gilmozzi nell’incontro nella sede dell’Euregio dedicato ai transiti merci in Tirolo, Alto Adige e Trentino. 

«Il traffico non si arresta ai confini provinciali, per questo è necessario individuare con le regioni vicine e con il mondo dell’economia misure per una mobilità sostenibile nonché sviluppare strategie in grado di trovare ascolto sia a livello nazionale che europeo», ha detto Mussner. Proprio un tema complesso come il traffico richiede il dialogo tra le parti per poter lavorare in modo strutturato e trovare un equilibrio fra le richieste e le limitazioni, ha aggiunto Gilmozzi, «e l’iniziativa del Tirolo del divieto settoriale di transito è un primo impulso in questa direzione». I tre assessori hanno convenuto sull’impegno ad elevare a un livello istituzionale la collaborazione dei territori dell’Euregio in materia di trasferimento del traffico merci dalla gomma alla rotaia e di tutela della qualità dell’aria. A breve, questa cooperazione proseguirà con colloqui sul piano tecnico e politico.

La vicepresidente del Tirolo Ingrid Felipe ha illustrato i provvedimenti definiti dal Land austriaco in materia di traffico per il miglioramento della qualità dell’aria secondo la normativa sulla riduzione delle emissioni e il trasferimento su rotaia del trasporto merci a lunga percorrenza. La reintroduzione del divieto settoriale di transito, già una volta stoppato dalla Commissione UE come pratica anticoncorrenziale, consentirà di ridurre di 200.000 unità il traffico merci dei TIR che attraversano il Tirolo: «questo divieto per settori merceologici e le misure collaterali sono un importante contributo alla salvaguardia della qualità della vita e allo sviluppo della politica europea della mobilità». Il Tirolo accoglie osservazioni e prese di posizione fino al prossimo 21 settembre, prima di elaborare l’ordinanza definitiva.

Secondo il programma tirolese, in una prima fase da luglio 2016 il divieto di transito sulla A12, l’autostrada della Inntal, riguarderà i settori rifiuti, materiali pietrosi e terrosi, materiale di scavo, tronchi, sughero, automezzi. Da ottobre 2016 sarà esteso a minerali ferrosi e non, acciaio (eccetto armature e costruzioni), marmo, travertino, piastrelle di ceramica. 

I presidenti delle Camere hanno esposto le ragioni e le richieste del mondo dell’economia. Jürgen Bodenseer (presidente della Camera dell’economia di Innsbruck), Michl Ebner (presidente Cciaa Bolzano) e Luca Rigotti (vicepresidente Cciaa Trento) hanno evidenziato i gravi oneri e gli elevati costi di trasporto che il divieto settoriale di transito comporta per le imprese, che va ad aggiungersi all’introduzione nell’autunno 2014 del limite di velocità di 100 chilometri orari per le autovetture.

In particolare, i prodotti a basso valore aggiunto non saranno più competitivi, provocando così uno stato di concorrenza sleale. Nelle province di Trento e Bolzano manca inoltre un’offerta alternativa su rotaia: l’Alto Adige non dispone di un interporto e quello di Trento deve essere valorizzato.

Un aspetto importante è anche il trattamento paritario degli autotrasportatori all’interno dell’Euregio. Le leggi provinciali e i provvedimenti sul divieto settoriale di transito devono contenere per tutte tre le province e regioni le stesse normative ed eccezioni.

«Il divieto di transito settoriale rappresenta una grave limitazione dei diritti fondamentali dell’UE sulla libera transito della merce. Esistono altre misure più opportune per migliorare la qualità dell’aria, ad esempio l’introduzione di un limite dinamico di velocità e la trasformazione del parco macchine», è il parere unanime di Bodenseer, Ebner e Rigotti. Non per ultimo è indispensabile armonizzare le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria sul tratto autostradale da Kufstein ad Avio per ottenere dati confrontabili, oltre a creare un modello complessivo di qualità dell’aria con un piano uniforme di misure.Sektorales Fahrverbot Divieto di transito settoriale 3