Accordo vicino alla ratifica valido per tre mesi al massimo. Proteste del M5S
La Regione Liguria è vicina all’accordo per smaltire 200 tonnellate al giorno di rifiuti dell’area metropolitana di Genova in Emilia Romagna nel termovalorizzatore di Piacenza per un periodo limitato dai 70 ai 90 giorni e a parità di costo dell’impianto piemontese in cui sono stati portati fino a pochi giorni fa (circa 100-120 euro a tonnellata). La firma dell’intesa tra le due regioni è imminente per affrontare l’emergenza del conferimento dei rifiuti genovesi dopo la chiusura della discarica di Scarpino, come conferma l’assessore al ciclo dei rifiuti della regione Liguria, Giacomo Giampedrone: «è una fase ancora di trattativa con l’Emilia, quindi non ci sbilanciamo troppo, una fase ben avviata, c’è la disponibilità dell’Emilia Romagna a ragionare. La situazione si è venuta a creare a seguito del blocco delle autorizzazioni nell’impianto di smaltimento in Piemonte che accoglieva i rifiuti genovesi fino a pochi giorni fa e che li riaccoglierà appena sciolto il nodo dell’autorizzazione ambientale».
Per Giampedone, l’accordo con l’Emilia Romagna ha solo una valenza temporanea, visto che l’obiettivo è il ritorno in Piemonte, ma «a lungo termine bisognerà trovare nuove soluzioni. La Liguria non smaltisce quasi nulla in casa, non ha grandi discariche disponibili, la politica che ereditiamo dalla precedente giunta Brulando è fallimentare. Speriamo di avere tre-quattro mesi di tempo per lavorare bene, poi toccherà alla Giunta Toti fare le scelte che oggi non ci sono». «Le soluzioni possono essere tante – continua Giampedrone -: impianti di termo-valorizzazione, di trattamento o accordi a lungo termine con altre regioni. La qualità del rifiuto ligure deve aumentare: il dato che presenteremo oggi in Giunta è allarmante. La Liguria non si schioda dal 32% di raccolta differenziata, addirittura Genova retrocede di un punto e mezzo percentuale e i comuni liguri sopra il 60% si contano sulla punta di una mano, dobbiamo rilanciare la raccolta differenziata».
La proposta di portare, seppur temporaneamente i rifiuti di Genova a Piacenza ha scatenato le proteste dei Grillini: «non è giusto andare a sovraccaricare un altro territorio, l’Emilia Romagna, con i rifiuti genovesi frutto del malgoverno della Liguria. In Emilia il M5S sta riuscendo nell’intento di “affamare” gli inceneritori incrementando la raccolta differenziata, e la Liguria pensa bene di sabotarla» afferma la consigliere regionale Alice Salvatore a Genova in consiglio regionale ha criticato l’ipotesi di conferire i rifiuti della città metropolitana di Genova nel termovalorizzatore di Piacenza dopo lo “stop” al conferimento negli impianti piemontesi. «Insieme al M5S dell’Emilia Romagna ci stiamo opponendo fortissimamente a questo scaricabarile tra Regioni».