A proposito dei “propositi” del Presidente del Consiglio…

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renzo sartori presidente confartigianato marca trevigiana
di Renzo Sartori, presidente Confartigianato Marca Trevigiana

 

renzo sartori presidente confartigianato marca trevigianaIl proposito espresso dal presidente del Consiglio di togliere le imposte sulla prima casa, in quanto prelude alla riduzione della pressione fiscale va ovviamente supportato, non vorrei però che, nel mentre ci lasciamo andare a cotanto entusiasmo, ci dimenticassimo che:

1. le tasse sulla casa, prima della recente (2014) ed infausta introduzione della TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili), già non c’erano più; infatti l’IRPEF relativa alle imposte sulla rendita catastale della casa di abitazione è compensata esattamente da una corrispondente deduzione e l’IMU sulle prime abitazioni (sempre che non siano di lusso) non è più dovuta.

Quindi chi si impegna a togliere la tassa sulla casa, è ad oggi lo stesso soggetto che l’aveva per primo applicata (sempre la TASI,  ricordiamo).

L’abolizione delle tasse sulle prime case si riduce quindi alla abolizione della TASI e dell’IMU sulle sole abitazioni di lusso. Ma la domanda sorge spontanea: cosa ci sarà dentro la Local Tax? solo la TARI (Tassa Rifiuti)? O non verrà forse a qualcuno la fantasia di costruire una imposta forfetaria che si riprende quello che ci si propone di dare con la preannunziata roboante riforma? E ancora, visto che il Governo si fa bello con le entrate dei comuni (sempre la TASI, ricordate), i comuni come se la caveranno?

2. Via l’IMU agricola, ottima cosa, è sempre stata chiesta, e ci fa piacere per gli amici agricoltori.

3. Via l’IMU sugli “Imbullonati”, cioè su quegli elementi consistenti in impianti e macchinari di particolare consistenza che sono suscettibili di far aumentare la rendita catastale degli immobili (e quindi IMU e TASI). Benissimo, ma vogliamo dire che l’esistenza di questa cosa era di per sé una vergogna e che sarebbe stato meglio toglierla “tout court” senza fare grandi annunci.

Guarda un po’, a me verrebbe voglia di fare una “class action” per chiedere il rimborso di quella pagata sinora!

4. Secondo voi, se si tolgono risorse ai comuni (sempre la TASI, ricordate…), a questi non verrà voglia di rifarsi sugli immobili delle imprese? Del resto si sa … le imprese non votano!

A valle di tutto questo ricordiamoci anche che la tanto sbandierata riduzione dell’IRAP introdotta in pompa magna nel 2014, la vedremo solo quando faremo la dichiarazione dei redditi 2015, quindi a giugno 2016. Manca un anno e nel frattempo bisognerà vedere cosa succederà all’IVA, alle accise etc. etc.

Sull’IVA, in particolare, i timori di un aumento non sono fugati, in quanto si doveva ridurre il debito, e nel frattempo, il “reverse charge” sulla grande distribuzione è stato bocciato dalla Commissione Europea. 

E che dire sulla tassazione degli immobili sulle imprese, su cui non si fa cenno alcuno? 

Ci aspettavamo, infine, che la questione fiscale fosse inquadrata nella tanto attesa legge delega, che non vorrei diventasse un carciofo, una foglia alla volta, così da rendere difficile una visione quadro su quella che io chiamo “ingiustizia fiscale”.

Francamente non credo ci sia da stare allegri. O, per dirla renzianamente, di “stare sereni”.Matteo Renzi 5