Sel, via libera condizionata dall’Autorità garante della concorrenza alla fusione tra i due big dell’energia in Alto Adige

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Kompatscher: «bene l’autorizzazione da parte dell’Antitrust alla nascita della nuova realtà nella produzione di energia sostenibile»

 

Sel logoL’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha autorizzato con condizioni la fusione, per incorporazione in una “Newco” di nuova costituzione, dei due principali operatori nel settore energetico in Alto Adige, verticalmente integrati nelle filiere del gas naturale e dell’energia elettrica: si tratta del gruppo SEL, controllato dalla Provincia autonoma di Bolzano (PAB), e del gruppo AE, controllato dai comuni di Bolzano e Merano. All’esito della concentrazione, la nuova società sarà controllata congiuntamente dalla provincia di Bolzano e dai comuni di Bolzano e Merano.

Le misure imposte dall’Antitrust tendono a evitare la costituzione di posizioni dominanti, restrittive della concorrenza, nei mercati della vendita al dettaglio di gas naturale e di energia elettrica, nonché in quello della futura gara per il servizio di distribuzione del gas naturale in provincia di Bolzano.

Per quanto riguarda i mercati della vendita di servizi energetici ai clienti finali, le condizioni consistono nella cessione a soggetti terzi e indipendenti di un ramo d’azienda attivo nella vendita di gas, per una quota di almeno il 30% del relativo mercato, e nell’imposizione della separazione delle politiche di marketing e delle attività commerciali tra la vendita di energia elettrica in maggior tutela e quella a mercato libero. In forza di questa misura, si anticipa l’attuazione degli obblighi regolamentari previsti dall’AEEGSI (Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico), rafforzandoli ulteriormente tramite il divieto per “Newco” di utilizzare i precedenti marchi della maggior tutela per operare nel mercato libero.

Per garantire un pieno confronto concorrenziale nella futura gara per l’aggiudicazione del servizio di distribuzione di gas nell’ATEM (ambiti territoriali ottimali) di Bolzano, l’autorizzazione dell’Antitrust impone inoltre la cessione delle partecipazioni di SEL e dei comuni di Bolzano e Merano nella società Selgasnet, il più importante gestore uscente nella stessa provincia.

La concentrazione, infine, non è stata ritenuta idonea a determinare posizioni dominanti nei futuri mercati per il rinnovo di alcune concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in scadenza. E ciò in considerazione sia della normativa nazionale applicabile (che impone procedure di gara a evidenza pubblica per la loro assegnazione) sia della decisione, assunta dalla PAB con delibera di Giunta del 7 luglio 2015, di introdurre per le gare future l’ulteriore garanzia della nomina di un collegio di esperti indipendenti.

pab arno kompatscher conferenza stampa fine anno 1Soddisfazione viene espressa dal presidente Arno Kompatscher dopo il pronunciamento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) di autorizzare la fusione tra SEL e AEW, seppure con alcune previste prescrizioni. 

A fronte della richiesta di adottare misure correttive nel settore del gas (dismissione della partecipazione in Selgasnet e parziale cessione del pacchetto clienti con consumi sotto i 2.000 smc annui), peraltro ampiamente previste, sul fronte della vendita dell’energia elettrica l’AGCM si è limitata a richiedere l’adozione, in anticipo di qualche mese rispetto agli altri operatori, di alcune prescrizioni dell’Autorità per l’energia elettrica che prevedono la separazione delle politiche di marchio e dei punti vendita fra il mercato libero e quello di maggior tutela.

«La fusione si può fare e questo è il punto essenziale. Non avevo dubbi della bontà delle nostre argomentazioni e della nuova impostazione data alla futura politica energetica in Alto Adige», commenta il presidente della Provincia Arno Kompatscher che ricorda come nell’audizione davanti all’Antitrust dello scorso 2 luglio a Roma «avevo spiegato che la fusione tra SEL e AEW rappresenta il punto cruciale della riorganizzazione di tutto il settore energetico in Alto Adige, libera un grande potenziale di sviluppo a beneficio di tutta la comunità e, non da ultimo, produce importanti sgravi per i bilanci pubblici in virtù delle razionalizzazioni previste».

Senza dimenticare che la fusione, aggiunge Kompatscher, «rende possibile avviare importanti e ingenti investimenti sulla rete, assicurando così l’approvvigionamento energetico sul territorio». Dopo questo fondamentale passaggio dell’Antitrust, «ora possiamo proseguire nel completamento della procedura di costituzione della nuova società energetica, che sarà in grado di produrre utili e risorse per gli enti pubblici locali e dunque ricchezza per tutta la popolazione», conclude Kompatscher.