Confturismo Veneto denuncia il “meteoterrorismo” delle previsioni inaffidabili

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meteo su vcellulari inaffidabile
Michielli: «neanche una goccia, ma i cellulari davano maltempo»

 

meteo su vcellulari inaffidabileArriva il caldo e la voglia di mare o di lago o, ancora del fresco della montagna, ma a scombinare i progetti ci sono le previsioni meteo che annunciano maltempo, spesso inesistente. Il risultato? Tutti a casa anche se fuori il sole splende.

Confturismo Veneto scende in campo contro il “meteoterrorismo”. Due smartphone di ultima generazione. Stessa marca, stesso giorno, stessa ora, stesso servizio meteo. A Bibione Pineda non piove, ma un dispositivo dà, in tempo reale, temporali, l’altro prevalentemente nuvoloso. E’ un giorno di giugno e nella località balneare del litorale veneto non è caduta una goccia di pioggia.

«E’ la riprova dell’inattendibilità di alcuni servizi meteo che, se non fossero tra i più cliccati non desterebbero più di tanta preoccupazione. Sappiamo però, e lo abbiamo visto con quello che è successo nell’estate dell’anno scorso, quali e quanti danni questa “bipolarità” posa comportare!.

Contro il “meteoterrorismo” e le conseguenze sul comparto turistico, il Veneto si era scagliato già nel 2014, con Confturismo e la Regione  invocando una maggiore professionalità dei siti che causano danni non solo alle imprese dirette del  turismo, ma a tutto l’indotto.

«Che dietro gli errori ci sia pressapochismo o intenzionalità poco importa – tuona Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto fresco di rielezione –. Il fatto è che, mentre alcuni tra i più cliccati siti web dedicati al tempo riportavano nuvoloni neri, lampi, tuoni e pioggia a dirotto, sulle nostre spiagge non era caduta una goccia, come dimostra la foto allegata. È ora di finirla, chiediamo un meteo serio, magari su misura e soprattutto che le previsioni non vadano oltre i 3 giorni che sono giudicati il limite di attendibilità dall’aeronautica militare. Questa foto è solo la prima di una lunga serie di testimonianze che abbiamo raccolto dall’estate scorsa all’inizio di questa stagione e anche il presidente della Regione Luca Zaia era intervenuto in merito – prosegue Michielli –. E’ inaccettabile che chi gestisce le informazioni dei siti sul web non si renda conto del danno economico provocato da quello che definirei meteo terrorismo. Ormai con questi accidenti di smartphone anche la clientela straniera ha preso l’abitudine di guardare le previsioni sulle località e ci stiamo accorgendo del danno che questo comporta anche sui flussi che vengono dall’estero».