Macchine per ceramica, +7% nel 2014

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Acimac confindustria modena macchine per la ceramica presidente Fabio Tarozzi 1
L’export genera il 76% del giro d’affari e raggiunge 1,4 miliardi di euro, il valore più alto della storia. Tra i Paesi crescono Medio Oriente e Unione Europea

 

Acimac confindustria modena macchine per la ceramica presidente Fabio Tarozzi 1Si chiude in positivo il 2014 per il settore delle macchine per ceramica; con un +7%, il comparto torna ai livelli pre-crisi e raggiunge 1,836 miliardi di euro. Questo è quanto emerge dalla XXIII indagine statistica nazionale realizzata da Acimac, l’Associazione costruttori italiani macchina per la ceramica.

Tra i dati più interessanti c’è quello sul mercato domestico: dopo anni di contrazione il fatturato delle vendite di macchine in Italia è aumentato del 28,2%, superando i 400 milioni di euro.

«Si tratta di un risultato molto importante, che va oltre il mero dato economico», dichiara il Presidente di Acimac, Fabio Tarozzi.

«La ritrovata fiducia da parte della clientela italiana crediamo, infatti, contribuirà anche allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche; Le aziende italiane», continua Tarozzi, «sono sempre state importanti partner tecnologici per lo sviluppo di nuovi prodotti».

Per quanto riguarda le esportazioni, nei dodici mesi del 2014, hanno segnato un +1,6% per un totale di 1,395 miliardi di euro. Al primo posto, tra le aree di maggior export, risulta il Medio Oriente con una crescita del 15,6% e un fatturato di 249,1 milioni di euro. Segue l’Unione Europea che cresce del 12 per cento (226,259 milioni di euro), mentre l’Asia (esclusa la Cina) cala del -2,9%, per un totale di 214,871 milioni di euro.

In crescita anche il fatturato proveniente dalle aziende estere controllate da imprese italiane: nel 2014, le 53 società di diritto estero a capitale maggioritario italiano hanno fatturato più di 500 milioni di euro, segnando un +8% rispetto al 2013.

Per quanto riguarda l’occupazione, nel 2014 sono stati 6.203 gli addetti del settore, +1,8% rispetto al 2013, per un totale di 152 aziende. In relazione alle dimensioni, il 56,6% del totale ha un fatturato inferiore ai 2,5 milioni di euro, mentre solo l’11,2% supera i 10 milioni di euro.

Positive anche le previsioni per il 2015; «il primo trimestre del 2015 ha registrato un andamento record, con una crescita media del +42,4% – sottolinea Fabio Tarozzi – generata da buone performance sia sul mercato domestico sia su quelli internazionali. Difficilmente però tali risultati potranno essere mantenuti anche nei prossimi mesi, le previsioni del nostro Centro studi ci portano infatti a ritenere una stabilizzazione delle vendite su livelli appena superiori rispetto a quelli del 2014».