Polesine, arrivano le prime 11 fattorie sociali

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fabiola vita e wilma
Coldiretti sperimenta in Veneto un nuovo sistema di welfare che parte dall’agricoltura. Cerimonia d’insediamento di 60 realtà di tutta la Regione a Verona

 

fabiola vita e wilmaColdiretti Rovigo porta al diploma i primi 11 imprenditori agricoli sociali del Polesine, i protagonisti del nuovo welfare che si occupa di anziani, diversamente abili, minori e persone svantaggiate. La cerimonia di consegna degli attestati avverrà a Verona martedì 30 giugno, al chiostro della basilica di san Zeno alla presenza di Giuseppe Ruffini e Claudio Valente rispettivamente direttore e presidente di Coldiretti Verona, Riccardo De Gobbi dell’Area Agroambiente della Regione Veneto, Alessandro Dall’Ora direttore generale dell’Ulss 22 di Bussolengo, con le conclusioni del direttore di Coldiretti Veneto Pietro Piccioni.

Gli imprenditori sociali, 60 in tutto dall’intera regione, sono i primi a vedersi riconosciuta la qualifica di “operatore di fattoria sociale” e ad aver conquistato l’iscrizione al nuovo omonimo albo della Regione Veneto, istituito con la legge regionale 14/2013 e successive norme di attuazione.

Molti di loro stanno già operando nel sociale da tempo come fattorie didattiche, ma ora, dopo la frequenza di un corso specialistico di 114 ore con esame finale, svolto dai funzionari regionali, hanno anche il riconoscimento giuridico di “fattoria sociale” che ne sancisce la professionalità e competenza.

Durante la cerimonia, uno dei nuovi imprenditori sociali per ciascuna provincia veneta presenterà la propria esperienza. Per Rovigo, la portacolori delle fattorie sociali sarà Fabiola Zanella, titolare dell’azienda “Sirio lupo celeste” di Fratta Polesine, già fattoria didattica dal 2010 e attiva nella “pet therapy” con l’ausilio dei cani, in particolare i Bovari del Bernese, che addestra personalmente e che si sono dimostrati particolarmente adatti nell’interazione con persone disabili psico-fisiche. Con i suoi collaboratori Fabiola addestra ed elabora progetti di attività e terapia assistite, spesso in collaborazione con strutture pubbliche, anche con gli altri animali della fattoria, fra cui tre asinelle, un barbagianni e, da circa un anno, quattro pappagalli. L’ultimo progetto di Fabiola Zanella, elaborato nella sua tesina d’esame, è l’introduzione degli animali nelle scuole sotto la guida delle équipe psico-pedagogiche degli istituti pubblici, allo scopo di prevenire e combattere il bullismo fra i ragazzi.

Gli altri nuovi diplomati imprenditori sociali sono: Riccardo Ansaloni di Ficarolo che ha un progetto per attività ricreativo-sportive per disabili; Giuseppe Belloni dell’agriturismo Casa Ramello di Ariano nel Polesine, che ha già esperienza sull’emancipazione dei disabili attraverso i lavori agricoli e che ora intende avviare un’attività di inserimento lavorativo rivolto ai detenuti; Fabio Benetti di Rovigo, vorrebbe intraprendere la “pet therapy” con l’ausilio dei cavalli; Giulia Casellati titolare degli Orti di Giulia di Adria, ha in progetto di aprire la cura e manutenzione dell’orto agli anziani; Filippo De Sero titolare della Vivai De Sero di Villadose, già impiega persone con disabilità e dipendenze nella cura delle piante, ma sta per allargare l’orizzonte verso la panificazione tradizionale, in quanto ha quasi terminato la ricostruzione di un vecchio forno in un fabbricato rurale, che presto tornerà a sfornare il pane biscotto; Ninoska Figueroa, venezuelana ormai di San Martino, ha in progetto l’inserimento lavorativo di persone disabili o disagiate nell’azienda recentemente reindirizzata verso la coltura della vigna; Giovanna Gioli dell’azienda Galassa di Gavello, specializzata in produzione di mele dove ha già avviato alcuni inserimenti lavorativi di persone in difficoltà, ha in progetto una collaborazione con coop sociali per l’inserimento al lavoro di disabili psichici; Tatiana Pastorello di Gaiba ha progetti di ortoterapia, valorizzazione delle competenze degli anziani nell’azienda frutticola con vendita diretta; Gianluca Pattaro dell’agriturismo Corte Dante di Taglio di Po ha ideato attività di animazione per gli anziani delle case di riposo; Luca Serrain, titolare di Corte Milana di Papozze, ha elaborato una serie di attività di accoglienza per disabili psico-fisici, persone con dipendenze e detenuti.

«La prossimità e la relazione interpersonale – commenta il presidente di Coldiretti Mauro Giuriolo – sono da sempre presenti nel mondo agricolo cosi come la solidarietà, il mutuo aiuto, l’ospitalità, l’assistenza delle persone all’interno di una cerchia familiare “allargata”. In agricoltura c’è una predisposizione naturale per la valorizzazione delle persone di tutte le età e questa attitudine ha consentito di alimentare un welfare inclusivo più umano e rispettoso delle fragilità».