Immigrazione in Veneto, preoccupazione di Zaia e degli albergatori

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Marco Michielli 7Michielli: «a rischio la stagione turistica nelle località marine»

Prosegue la mobilitazione contro l’arrivo indiscriminato in Veneto degli immigrati. Dopo che il prefetto Cuttaia ha aderito alla richiesta del governatore Luca Zaia di effettuare un vertice sulla situazione (che ci sarà lunedì prossimo). Zaia ha inviato una lettera a tutte le Ater della Regione, sollecitandole a porre la massima attenzione sulle procedure di assegnazione degli alloggi e ad attuare un rigorosissimo rispetto delle graduatorie. Questo in riferimento alle voci di possibili assegnazioni in deroga alle graduatorie o di requisizioni di questi alloggi per ospitare immigrati.

Il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica (le cosiddette “case popolari”) è gestito in Veneto dalle Ater e viene assegnato sulla base di rigide graduatorie. Il fenomeno immigratorio in atto, «rischia di determinare gravi ripercussioni anche su taluni aspetti del sociale – scrive tra l’altro Zaia nella lettera – tra i quali quello dell’emergenza abitativa, già notevolmente pressante sul nostro territorio». «In tale contesto – prosegue Zaia – ed al fine di non disattendere le legittime aspettative di coloro che, utilmente collocati nelle graduatorie comunali per l’assegnazione di un alloggio, sono in attesa di ricevere adeguata risposta alle proprie esigenze abitative, invito le Aziende a voler porre in essere la massima attenzione sulle procedure comunali di assegnazione degli alloggi pubblici». «Nel rimanere in attesa di conoscere tempestivamente eventuali anomalie sulle procedure rilevate o su eventuali iniziative di altre Autorità che possano riguardare alloggi popolari sfitti – si conclude la missiva – ringrazio sin d’ora per la collaborazione, sicuramente rivolta a contrastare fenomeni di ingiustizia sociale e parzialità».

La preoccupazione è anche tra gli operatori turistici. «Abbiamo appreso esservi forte rischio che imprenditori privati mettano a disposizione appartamenti invenduti e non locati, come avvenuto qualche giorno fa ad Eraclea Mare, a beneficio dell’accoglienza dei profughi stessi. Appartamenti che ci risultano esistere in forte numero soprattutto nelle località balneari, e che rischiano di danneggiare fortemente l’attività delle imprese turistiche, l’immagine delle località e l’economia dello stesso Veneto» afferma il presidente di Confturismo Veneto, Marco Michielli. «Non escludiamo che tali imprenditori, ai quali evidentemente non sta a cuore né l’andamento della stagione turistica né il buon nome della località – rileva Michielli -, possano stipulare autonome convenzioni con la Prefettura per l’allocazione dei profughi. A ciò si aggiunga che, sull’onda della crisi pluriennale che ha investito anche il turismo, tutti gli imprenditori della ricettività non hanno smesso di investire nelle loro attività dando fondo alle ultime risorse rimaste e, proprio quando parrebbero emergere primi segnali positivi, le scelte gestionali del Governo sulla localizzazione dei profughi nel nostro territorio – conclude – rischiano di infierire un colpo mortale alle speranze di ripresa».