Consiglio provinciale di Trento, nel 2014 risparmiato 1,1 milioni di euro

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Consiglio pat Bruno Dorigatti aulaAgFB
Consiglio pat Bruno Dorigatti aulaAgFBApprovato dalla conferenza dei capogruppo il rendiconto dell’Assemblea

Nel 2014 il Consiglio provinciale di Trento ha lavorato più intensamente su tutti i fronti rispetto al 2013, ma è “costato” meno: 9,7 milioni di euro contro i 10,8 dell’annata precedente, secondo un trend decrescente in atto dal 2010. Il risparmio di 1,1 milioni di euro si evince dal rendiconto generale 2014, che è stato positivamente vagliato – assieme al documento per l’assestamento del bilancio preventivo 2015 – dalla Conferenza dei capigruppo, riunita dal presidente Bruno Dorigatti. Lunedì prossimo se ne occuperà l’Ufficio di Presidenza, poi in luglio voterà il Consiglio provinciale.

La relazione al rendiconto spiega che i minori costi complessivi si devono alle nuove regole sugli emolumenti dei consiglieri e dei trasferimenti ai gruppi consiliari, nonché alla riorganizzazione dei locali consiliari ed anche alla dematerializzazione delle documentazioni amministrative. Più in dettaglio, è stata più che dimezzata la spesa per indennità e rimborsi ai consiglieri, sono state soppresse le indennità di trasferta per mandato politico, ridotte le indennità dell’ufficio di presidenza. Non è stata attinta alcuna somma dal fondo per le emergenze e la solidarietà (20.000 euro).

Le nuove Autorità per le minoranze linguistiche e Commissione provinciale per le pari opportunità hanno comportato costi rispettivamente per 25.256 e 29.624 euro. La Commissione dei 12 è costata un 30,66% in meno per la riduzione delle indennità, in calo risultano anche gli esborsi per Difensore civico, Corecom e Forum per la pace. La spesa per studi e consulenze appare al minimo storico degli ultimi 20 anni, pari a 23.430 euro (per prestazioni di fatto obbligatorie, come quelle per i traduttori). Il peso degli affitti scende di quasi centomila euro, ma «rimane il fatto che il Consiglio destina alle locazioni il 10% delle proprie risorse finanziarie. Si tratta di un problema di cui la Presidenza ha piena consapevolezza, tant’è che si sta dedicando alla ricerca di una soluzione definitiva» ha sottolineato Dorigatti.

Assieme al rendiconto 2014, il Consiglio si appresta anche a varare un assestamento del bilancio preventivo 2015. Occorre infatti aggiornare l’avanzo di consuntivo (che cresce di 8.920 euro) e i dati relativi ad alcuni maggiori introiti. L’esito complessivo di questo assestamento sta in maggiori disponibilità per 17.562,52 euro, che vengono stanziate sul fondo di riserva.