I dati dalla rilevazione del sistema “Passi” e dall’Osservatorio salute della Provincia
All’ombra delle Dolomiti, la tendenza ad eccedere nei consumi di alcol è superiore al resto del Belpaese. La percentuale di popolazione che in Trentino rischia l’alcolismo è del 29%, pari a 100.000 abitanti, e superiore di 11 punti alla media nazionale del 17%. Di questi il 5% consuma alcol abitualmente in modo elevato, il 19% prevalentemente fuori pasto, mentre il 14%o è un bevitore “binge” che assume grandi quantità di alcol in maniera episodica. Il 37% dei trentini adulti nella fascia di età tra i 18 e i 69 anni non consuma alcol, il 34% lo fa moderatamente.
I dati emergono dall’inchiesta condotta dal sistema di sorveglianza “Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia” (Passi) dal 2011 al 2014, sulla base di rilevazioni fornite dall’Osservatorio per la salute della Provincia di Trento. I risultati dell’inchiesta sono stati diffusi in occasione della pubblicazione “Club… mon amour. Il sistema alcologico territoriale e l’approccio ecologico in Trentino trent’anni dopo”.
«Il sistema alcologico, che conta 162 club – ha detto l’assessore provinciale alla salute, Donata Borgonovo Re – rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, importante per la prevenzione dei problemi alcol correlati». Dalle analisi del “Passi” risulta anche che negli ultimi otto anni le diverse modalità di consumo di alcol in Trentino sono rimaste invariate. Il consumo di alcol a maggior rischio è associato al genere e all’età: è un’abitudine più frequente negli uomini e tra i giovani. Alta la percentuale di giovani dai 18 ai 24 anni che consumano alcol a maggior rischio. Riguarda il 64% dei ragazzi e il 50% delle ragazze. In Trentino, tuttavia, soltanto il 7% dei consumatori a maggior rischio riceve dal proprio medico il consiglio di ridurre il consumo di alcol.