Lamborghini Urus, la produzione del Suv conquistata dagli stabilimenti di Sant’Agata Bolognese

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Lamborghini Urus frontlat
Lamborghini Urus frontlatSarà il terzo modello della fabbrica di cui è prevista una produzione attorno ai 7.000 pezzi l’anno

Ormai i giochi sembrano fatti e la decisione sarà ufficializzata ad ore a Roma nel corso della ratifica ufficiale dell’accordo tra il Governo e la Lamborghini (Gruppo Audi-Volkswagen) che prevede l’assegnazione della costruzione del Suv sportivo della Casa del Toro allo stabilimento di Sant’Agata Bolognese in cambio di un pacchetto di sostegni ed incentivi per circa 80 milioni di euro. La costruzione del nuovo Suv dovrebbe portare in dote 500 nuovi posti di lavoro altamente specializzati, facendo quasi triplicare i volumi della fabbrica.

Il nuovo Suv di Lamborghini si richiama al prototipo Urus presentato al pubblico tre anni fa come studio di una vettura ad altissime prestazioni in grado di muoversi su tutti i terreni. Sarà una vettura innovativa per il suo genere, con ampio ricorso ai materiali leggeri ultraresistenti. La struttura della vettura sarà basata materiali come carbonio e alluminio, similmente a quanto già accade per la Huracán, e dovrebbe costituire una sorta di prova generale per l’impiego di questi materiali anche su altri Suv di grandi dimensioni, prestazioni e peso del Gruppo, specie in vista delle norme sempre più restrittive in fatto di consumi e d’inquinamento.

I materiali utilizzati per la scocca costituiranno anche un passo tecnologico in avanti, specie per i tempi di lavorazione: il composito di carbonio per la Urus sarà costituita da maglie particolarmente corte per offrire il vantaggio di essere più facilmente lavorabile in serie riducendo, stando alle indiscrezioni, i tempi di fabbricazione a circa un decimo rispetto a quelli dell’Aventador. Una cosa non da poco, se si pensa ai numeri decisamente superiori di produzione del Suv rispetto al quella della supercar, stimata attorno alle 7.000 unità all’anno, che potrebbero anche crescere in base al responso del mercato che sembra ben disposto verso questo genere di proposte.

Quanto ai motori, al Urus dovrebbe adottare, oltre al 5.2 V10 della Huracán, anche un V8 biturbo di derivazione Audi, tutti con potenze attorno ai 600 Cv, così come di Audi sarà la trazione integrale permanente d’impronta sportiva già adottata su altri modelli del Gruppo.

Lamborghini Urus avrà come concorrenti il top della gamma Porsche Cayenne, Range Rover e Maserati Levante.