A Bolzano presentate le “best pratcices” delle stazioni sciistiche delle regioni Arge Alp

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argealp best da sx Lamprecht Pitscheider LR Mussner Diamantini e Conci
argealp best da sx Lamprecht Pitscheider LR Mussner Diamantini e ConciLe sei Regioni e Province hanno presentato 25 progetti al concorso Alpinski

Il concorso “Best practices nella stazioni sciistiche alpine” promosso da Arge-Alp si prefigge di premiare e di mettere in risalto i progetti elaborati nelle zone sciistiche delle regioni che compongono la comunità di lavoro alpina per i loro pregi sotto il profilo della sostenibilità, della tutela ambientale e della mobilità alternativa. Sono stazioni sciistiche e realtà economiche dell’ambito sciistico delle province autonome di Trento e di Bolzano, del Tirolo, del Voralberg, del Canton svizzero dei Grigioni ad aver presentato progetti per il concorso Alpinski «Best practices nella stazioni sciistiche alpine».

La sede della provincia di Bolzano ha ospitato la presentazione dei progetti, introdotti dall’assessore alla mobilità della Provincia, Florian Mussner alla presenza dei tecnici responsabili del progetto che fanno riferimento ai Servizi impianti a fune delle realtà interessate: Alessandro Conci, per il Trentino che è, anche, l’inventore e il coordinatore dell’intero progetto, e Markus Pitscheider, direttore Ufficio trasporti funiviari della Provincia di Bolzano.

Gli interventi presentati da stazioni altoatesine sono 8 (1 progettazione e 7 realizzazioni), 8 quelli presentati da realtà del Trentino (5 progettazioni e 3 realizzazioni), 3 ciascuno per Tirolo (progetti realizzati), Voralberg (progetti realizzati) e Canton svizzero dei Grigioni (2 progetti realizzati e una progettazione).

L’iniziativa per la presentazione delle migliori pratiche attuate con opere già realizzate, ovvero ideate con progettazioni previste ad hoc, è partita nel 2013 con l’approvazione del progetto da parte del Comitato delle regioni appartenente ad Arge Alp, ed ha preso corso nel 2014 con la partecipazione dei soggetti interessati.

Come previsto dal bando, la possibilità di partecipare è stata aperta a progetti in corso di realizzazione ovvero già realizzati, nel campo del risparmio energetico, nella salvaguardia ambientale e nella valorizzazione delle risorse già presenti in loco, con specifico riguardo ad argomenti quali il trasporto a fune come mobilità alternativa (con particolare riguardo all’accesso alle zone sciistiche e al trasporto interno a mezzo impianti a fune); il paesaggio e l’ambiente (incentrato sul livello qualitativo dell’inserimento ambientale delle infrastrutture sciistiche); il risparmio energetico nell’utilizzo delle strutture sciistiche ; le fonti di energie alternative per il funzionamento degli impianti di risalita e nella gestione dell’innevamento programmato.

Il primo premio è andato a due realizzazioni altoatesine, l’esemplare impianto di mobilità alternativa che collega Siusi all’Alpe di Siusi ed il collegamento ferroviario Plan de Corones – Percha, seguito da un altro collegamento funiviario, quello trentino della stazione intermodale della partenza dell’impianto di arroccamento di Folgarida e Marilleva della Val Mastellina. Seguono gli impianti più innovativi nel campo del risparmio energetico come il tappeto autoalimentato a cellule solari di Gerlos in Tirolo, o il sistema integrato di Lech Zürs am Alberg nel Vorarlberg, un progetto di simulazione per il bilancio delle emissioni di CO2, elaborato in collaborazione con il comitato di studio OITAF – ambiente, per finire con l’impianto di innevamento all’avanguardia di Carezza e Arosa in Svizzera.

Indipendentemente da una verifica di conformità con gli strumenti di valutazione ambientale, tra i nuovi progetti, il comitato di valutazione, ha sottolineato l’importanza del trasporto alternativo, ma ha dato rilievo anche al risparmio energetico e all’inserimento ambientale, con il nuovo bacino di accumulo dell’acqua necessaria per l’innevamento artificiale del comprensorio sciistico di Corviglia, il principale di San Moritz in Svizzera. Aldilà dei punteggi totalizzati, quello che preme sottolineare è peraltro la valenza di tutte le iniziative presentate che dimostrano come la sostenibilità delle moderne stazioni sciistiche possa essere perseguita con progetti seri di innovazione ambientale, sostenuti da una tecnologia sempre più attenta ai consumi, all’uso del territorio e all’inserimento ambientale.