Emilia Romagna, sottoscritto il protocollo per la mobilità ciclopedonale

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cartello stradale limite velocità 30 km ora
cartello stradale limite velocità 30 km oraAbbassamento dei limiti di velocità urbano a 30 km/h, investimenti per nuove piste ciclabili

Rafforzare la “cultura ciclabile” in Emilia-Romagna, con fondi per le piste, interventi sulle aree urbane per arrivare all’approvazione della prima legge regionale sulla mobilità ciclo-pedonali. Una serie di interventi, supportati da adeguati finanziamenti, che consenta di raddoppiare il numero di persone che ogni giorno si sposta in bici. Sono gli obiettivi del nuovo protocollo d’intesa per lo sviluppo della mobilità ciclo-pedonale che la Regione ha firmato con le principali associazioni del settore.

«Uno degli obiettivi – ha detto Raffaele Donini, assessore regionale ai trasporti e infrastrutture – è quello delle “Città 30”. Ovvero ribaltare la prospettiva: non avere più zone specifiche dove il limite di velocità per le auto sia di 30 km/h, ma avere alcune deroghe al limite diffuso di 30». La Regione non ha il potere di imporre il limite (il codice della strada è di competenza statale, le ordinanze sulla viabilità sono comunali) ma nei bandi per l’assegnazione dei fondi si terrà conto in maniera determinante dei progetti che avranno questo obiettivo. «In Emilia-Romagna – ha detto Donini – partiamo già da una situazione che, se confrontata con il resto d’Italia, è molto positiva: la rete della mobilità ciclopedonale vede un numero di spostamenti doppio rispetto a quella nazionale, il 10% contro il 5%. Vogliamo porci l’obiettivo ambizioso di arrivare al 20%. Per farlo servono interventi concreti, come la creazione di piste ciclabili e una sempre maggiore integrazione bici-treno».

emilia romagna assessore trasporti infrastrutture raffaele donini 3Gli altri aspetti del quale si occuperà l’accordo («l’obiettivo – ha detto l’assessore – è quello di scrivere insieme la nuova legge regionale») sono anche la segnaletica, l’interconnessione delle varie piste ciclabili, la sicurezza e anche la promozione turistica, visto che la bici è un mezzo usato sempre di più per scoprire l’Emilia-Romagna. L’accordo è stato firmato dalla Fiab (Federazione amici della bicicletta), Legambiente, Wwf, Uisp, ma anche da Anci e Upi per coinvolgere gli enti locali. Uno degli obiettivi del protocollo d’intesa è arrivare al dimezzamento del numero delle vittime degli incidenti. «E’ dimostrato – ha detto Bibi Bellini della Fiab – che più ciclisti girano in strada e più aumenta la sicurezza per tutti gli utenti della strada. Più siamo, insomma, e meno male ci facciamo».